E' stato assolto dall'accusa di bancarotta fraudolenta patrimoniale l'ex consigliere comunale di Marsala Vincenzo Laudicina. Prescritto invece il reato di bancarotta semplice, in qui era stata derubricata l'iniziale bancarotta documentale. E' stata questa la sentenza del Tribunale nel processo che vedeva imputato l'ex consigliere comunale Enzo Laudicina. Per l'ex politico, difeso dall'avvocato palermitano Monica Genovese, il pm Antonella Trainito aveva chiesto la condanna tre anni di carcere. Il procedimento penale era scaturito da un'indagine seguita alla cessazione di un'attività commerciale (un negozio di telefonìa in via Mario Nuccio) che Laudicina aveva avviato in via Mario Nuccio.Laudicina in passato ha patteggiato la condanna ad un anno di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Aveva chiesto appoggio elettorale al presunto mafioso Vincenzo Zerilli.
ABBANDONO DI INCAPACE. Comincia oggi a Trapani il processo ad una donna di 55 anni, Caterina D'Angelo, e al marito, Vincenzo Alestra, di 64 anni, di Paceco, rinviati a giudizio con l'accusa di abbandono di incapace. Il procedimento scaturisce da un'indagine dei carabinieri. Secondo gli investigatori, la donna e il marito non avrebbero provveduto, come dovuto, alle cure della madre, Maria Scaduto, di 81 anni, incapace, a causa dell'età avanzata e della malattia, di provvedere a se stessa. L'anziana donna è deceduta il 4 aprile del 2011 a Valderice. Gli imputati sono assistiti dall'avvocato Giuseppe Corso.
USURA. Un uomo di 47 anni, Roberto Biondo, è stato condannato, dal gup del Tribunale di Trapani, Cavasino, a due anni e al pagamento di una multa di diecimila euro per usura. Era accusato di avere prestato denaro con tassi d'interesse varianti tra il 96 e il 180 per cento annuo. Biondo avrebbe preteso da un debitore, a fronte di un prestito di quattromila euro, oltre seimila euro di cui mille ed ottocento a titolo di interesse. A fronte di un altro prestito di diecimila euro, concesso il 23 aprile del 2010, avrebbe, invece, pattuito la restituzione di oltre quindicimila euro. È stato anche condannato a risarcire le vittime.
MALTRATTAMENTI. Un uomo di 38 anni, G.M., di Erice, è stato condannato, dal giudice per le udienze preliminari di Trapani Lucia Fontana, ad un anno di reclusione per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Dal 2006 in poi l'imputato avrebbe sottoposto la sua compagna a continui maltrattamenti picchiandola ogni giorno, sbattendola a terra, colpendola con pugni in testa, sul viso e sul braccio.
VIOLENZA. Il Tribunale di Marsala ha assolto il 52enne mazarese Giuseppe Loreto dall'accusa di violenza sessuale ai danni di una nipote acquisita minorenne. Per Loreto, difeso dagli avv. Stefano Pellegrino e Arianna Rallo, il pm Giulia D'Alessandro aveva chiesto 7 anni. La difesa ha spiegato che alla base dell'accusa vi furono contrasti di natura economica. I fatti contestati risalgono tra il 2006 e il 2008. Secondo l'accusa, Loreto avrebbe abusato della nipote, all'epoca 11enne, nei pressi della loro casa di campagna.