Le relazioni annuali del sindaco, Nicola Cristaldi, obbligatorie poiché previste da norme (legge regionale 7 del 1992) non sono ancora approdate in Consiglio comunale. I due resoconti – relativi al periodo amministrativo 2012 e 2013 (periodo conclusosi a luglio di quest’anno) – non si sa che fine abbiano fatto. Il primo cittadino è fermo ai box da 28 mesi, infatti, a luglio 2011, ha esposto solo il secondo dei quattro resoconti già maturati sull’attività amministrativa da questi realizzata.
In un primo periodo il riassunto delle azioni amministrative portate a termine dai primi cittadini in Sicilia, prevedeva che si facesse una relazione semestrale, ma tale articolo è stato poi modificato (art. 127 comma 22 della legge regionale 17 del 2004) mutando il periodo temporale e portandolo a 12 mesi.
Se manca la relazione, tuttavia, non c’è sanzione: il vero punto debole della norma in questione è l’assenza di sanzioni significative, nel caso in cui non sia rispettato il termine annuale per la presentazione della relazione. Una non meglio precisata responsabilità politica dovrebbe essere il deterrente che dovrebbe spingere il primo cittadino a rispettare i termini di legge. L’azione sanzionatoria dovrebbe essere attivata dal Consiglio comunale, anche con la mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino, ma ormai la consiliatura è praticamente finita e di tale raccolta di firme, presentata anni or sono dal Pd in Consiglio, nessuno parla più da tempo.
Le relazioni 2010 e 2011: anche in passato Cristaldi non aveva brillato per il rispetto della tempistica nella presentazione del proprio resoconto annuale. Già nel 2010 e 2011, infatti, l’obbligo della presentazione in Consiglio comunale della relazione annuale – relativa alle attività amministrative del sindaco Nicola Cristaldi (Pdl) e dei suoi tre esperti – erano state adempiute fuori tempo massimo, rispetto alla previsione di legge. “Un’amarezza intendo esprimerla – affermava Cristaldi al termine della sua seconda relazione annuale – e riguarda la mancata sinergia con il Consiglio comunale nella sua generalità. Voglio auspicare che questa relazione contribuisca a creare una condizione di collaborazione istituzionale”. Dopo anni di insulti e liti di vario genere, il primo cittadino pareva tendere la mano verso i suoi oppositori, che hanno sempre avuto la maggioranza nell’assise cittadina, ma così non è stato.
Il lungo silenzio delle istituzioni.“Il sindaco Cristaldi – fa sapere il portavoce del primo cittadino, Pasqualino Mattaroccia, al QdS – non vuole replicare in merito alla questione relativa alle relazioni”. è questa la scarna replica prodotta dal capo dell’amministrazione. Del resto questo governo cittadino non è nuovo a un tale costume, che in barba ai regolamenti prosegue dritto per la sua strada senza dare risposta con assoluta non curanza. Da oltre quattro anni tanti consiglieri comunali hanno posto interrogazioni, a richiesta di risposta scritta o orale. Tranne rare eccezioni, nessuna replica è mai giunta in aula alle mille richieste di chiarimenti e proposte di correzioni effettuate dai consiglieri. Un raro momento democratico di confronto diretto con il primo cittadino si ebbe proprio due anni fa nel corso dell’ultima relazione annuale presentata da Cristaldi. In quell’occasione risale l’ultimo momento di un dialogo trasparenti e in tempo reale tra sindaco e Consiglio.
Articolo pubblicato il 05 dicembre 2013 su "Il quotidiano di Sicilia" - Alessandro Accardo Palumbo