Tante reazioni all'operazione antimafia di ieri, che ha portato all'arresto di trenta persone accusate di essere fiancheggiatori e di far parte del giro di Matteo Messina Denaro. L'operazione Eden ha portato in cella anche la sorella del super latitante, Patrizia Messina Denaro, e il nipote, Francesco Guttadauro che sarebbe stato il portavoce.
FELICE ERRANTE. Il Sindaco della città di Castelvetrano, Avv. Felice Errante , in merito all’operazione Eden coordinata dal procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Maria Teresa Principato, e dai sostituti Paolo Guido e Marzia Sabella e condotta dai carabinieri del Ros, dagli investigatori della Dia, dagli agenti delle Squadre mobili di Palermo e Trapani, e dai poliziotti dello Sco e dai finanzieri del Gico, che questa notte ha portato in carcere molti affiliati alla mafia castelvetranese, ha così commentato: “ L’odierna operazione è il paradigma dell'efficacia dell'azione di contrasto dello Stato contro la criminalità organizzata. Nel complimentarmi con i magistrati palermitani e con gli uomini delle forze dell'ordine che hanno lavorato con abnegazione per il raggiungimento di tali obiettivi, auspichiamo che la rete intorno al super latitante possa stringersi sempre di più”.
ANTONELLA MILAZZO E BALDO GUCCIARDI. “Questa operazione conferma che l’organizzazione mafiosa e criminale, nonostante i duri colpi inflitti dalle Forze dell’ordine, continua a rigenerarsi e riorganizzarsi. A magistratura, Dia, Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza va il nostro convinto plauso per questo ennesimo successo, che indebolisce la rete criminale e contribuisce ad allentare la cappa mafiosa”. Lo dicono il presidente del gruppo PD all’Ars Baldo Gucciardi e la parlamentare regionale Antonella Milazzo a proposito dell’operazione antimafia di oggi che ha portato all’arresto di 30 persone molte delle quali nel Trapanese, e al sequestro di un ingente patrimonio.“Ma emerge anche un altro elemento – aggiungono Gucciardi e Milazzo – viviamo in una terra complicata nella quale è necessario avere adeguati e robusti ‘anticorpi’: la classe politica deve essere sempre più rigorosa nel selezionare i propri interlocutori ed impedire ogni rischio di infiltrazione o possibile condizionamento”.
BEPPE LUMIA: ''Bisogna fare di tutto per arrivare alla cattura di Matteo Messina Denaro. Ecco perché l'operazione di oggi, che ha fatto terra bruciata attorno al boss di Cosa nostra, è molto importante''. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia.
''É fondamentale -aggiunge- colpire la sua rete di collusioni con la politica e gli apparati deviati, che da sempre sono stati il suo punto di forza. Allo stesso tempo è necessario concentrarsi sul rapporto tra Matteo Messina Denaro e Totò Riina. Un legame che rischia di essere devastante alla luce delle minacce al Pm Di Matteo e ai magistrati impegnati nei processi e nelle indagini sulle stragi di mafia e sulla trattativa''.
''Ecco perché il potere collusivo di Matteo Messina Denaro -conclude Lumia- va disarticolato al più presto per giungere alla sua cattura''.
MARCO CAMPAGNA. "Ancora un duro colpo inflitto alla organizzazione mafiosa che fa capo al latitante Matteo Messina Denaro da parte delle forze dell'ordine e della magistratura a cui va il mio plauso per la proficua attività di investigazione e la costanza nella tutela del nostro territorio contro l'organizzazione mafiosa" a commentare è il segretario regionale del Pd Marco Campagna.
!Permane la preoccupazione per la presenza viva nel nostro tessuto economico, già fragile, di frange di criminalità che inquinano il mercato e provocano un danno sociale per la nostra provincia.
Ma la lotta alla mafia non può essere lasciata soltanto alle forze dell'ordine che tanto contribuiscono a mantenere ferma la presenza dello Stato e a contrastare i reati perpetrati.
Occorre uno scatto di orgoglio da parte di tutti i cittadini per bene e, per primi, da parte di chi, come le donne e gli uomini del Partito Democratico, ha il compito di amministrare il nostro territorio, attraverso uno slancio culturale per l'affermazione della legalità nei comportamenti e nelle scelte, dimostrando nei fatti che nessun condizionamento mafioso avrà il sopravvento e che in tal senso nessun passo indietro verrà fatto".
CONFINDUSTRIA. Ancora una volta registriamo l'esecuzione di una importante operazione interforze che ha interessato la nostra provincia, frutto del lavoro d'intelligence svolto da carabinieri del Ros, investigatori della Dia, agenti delle Squadre mobili di Palermo e Trapani, poliziotti dello Sco e
finanzieri del Gico. Un risultato che mette in luce quanto ancora la nostra economia sia condizionata dalla presenza
della mafia e della criminalità organizzata.
“Il nostro plauso – afferma Gregorio Bongiorno, Presidente di Confindustria Trapani – va a tutti gli uomini che si sono impegnati in questa importante operazione e quindi alla Magistratura e tutte le Forze dell'Ordine e che va nella direzione di liberare il nostro territorio da vessazioni e da un modo di fare impresa in maniera illegale”.
CGIL TRAPANI. “L'operazione Eden dimostra quanto fitta e ramificata sia la rete operativa che gestisce l'impero economico e gli affari criminali del latitante castelvetranese Matteo Messina Denaro e le strette connessioni tra mafia e politica”.
E' il commento del segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona alla notizia dei 30 arresti, tra cui i parenti del mafioso Messina Denaro, avvenuti tra Castelvetrano, Campobello di Mazara e altri comuni del trapanese.
“In provincia di Trapani - ha detto Cutrona – a determinare la paralisi dello sviluppo economico non è soltanto la crisi ma una sconcertante e inquietante realtà che vede, gran parte delle forze imprenditoriali, nelle mani della mafia che, detenendo il monopolio dell'economia, gestisce affari milionari vessando, con estorsioni e concorrenza sleale, le imprese sane del territorio e con esse migliaia di lavoratrici e lavoratori”.
Il segretario generale della Cgil Filippo Cutrona, insieme al gruppo dirigente del sindacato, esprime apprezzamento per l'incessante attività condotta dalla magistratura e dalle forze dell'ordine che, con costanti e articolate indagini, stanno scardinando le centrali operative e gli affari criminali della mafia trapanese.
“Dal triangolo di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Salemi – ha concluso Cutrona – i Messina Denaro e i loro affiliati continuano a gestire e a condizionare le scelte economiche e i livelli occupazionali della provincia di Trapani rendendo sempre più povero anche il tessuto sociale dell'intera Sicilia”.