Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/01/2014 06:05:00

Trapani, si va verso l'azzeramento della Giunta del Sindaco Damiano?

 Si va verso l’azzeramento della Giunta comunale. Questo quanto emerso nel corso di un vertice che si è tenuto tra il sindaco Vito Damiano, il senatore Antonio D'Alì, il deputato regionale Paolo Ruggirello e il presidente del Consiglio comunale Peppe Bianco. È stato proprio quest’ultimo a far intendere come possa essere proprio questa la strada scelta per dare una scossa in Comune.

“L'obiettivo – ha detto Bianco - è quello di azzerare la giunta per lanciare un segnale di cambiamento. Le forze in campo rimarranno le stesse, anche se potrebbe esserci qualche novità”.

Si vuole dunque rilanciare l’attività amministrativa partendo anzitutto dalla necessità di ricostituire una maggioranza che sostenga il sindaco Damiano, da mesi oramai sotto il fuoco incrociato delle critiche anche della sua stessa coalizione. Intanto, si cominciano a chiarire le varie posizioni di alcuni consiglieri di maggioranza, come Ninni Barbera, tra colorò che non votò il bilancio ponendosi quindi in netta contrapposizione con il primo cittadino. “Abbiamo avuto qualche problema – ha detto il presidente del Consiglio comunale - ma lo abbiamo superato. Barbera è capo di un gruppo che fa parte della maggioranza e pertanto ha un ruolo importante e lo deve esercitare a favore dell'amministrazione”.

Nessuna novità, invece, sul piano dei tempi per arrivare a questo azzeramento, con la palla che a questo punto passa in mano al sindaco, il quale dovrà dettare tempi e modi per superare questa crisi. La cosa certa è che i nodi da sciogliere con gli alleati sono diversi.

Il primo a lasciare la coalizione del primo cittadino fu il consigliere Salvo Pumo, seguito a ruota dai colleghi di aula facenti parte dell’intero gruppo di “Autonomia per Trapani”, composto da Vito Mannina, Nick Giarratano e Giorgio Colbertaldo. Motivo della rottura, la questione legata ai rincari della Tares, la nuova tassa sui rifiuti.

A conti fatti l'opposizione può contare tra i 16 e i 17 consiglieri, cifra non ancora ben chiara perché qualche esponente del Civico consesso con mal di pancia non è uscito ancora ufficialmente allo scoperto. Si proverà comunque a ripescare il sempre più lontano consigliere Michele Cavarretta, che presto potrebbe aderire al Pd in quota alla componente che si riconosce nel segretario nazionale Matteo Renzi.

Le forze di opposizione in seno al Civico consesso sono composte dai gruppi “Uniti per il futuro”, Partito democratico, “Autonomia per Trapani”, Forza Italia e Gruppo misto. Fanno parte di quest’ultimo Franco Briale, Nino Bianco, Domenico Ferrante e Salvo Pumo. Intanto, proprio il consigliere Mimmo Fazio, ex sindaco e in rottura con Damiano, dopo averlo sostenuto alle elezioni amministrative di un anno fa, continua a fare la guerra e non lancia messaggi distensivi. 

“Damiano – ha detto – continua a ripetere come un disco rotto che la colpa è degli altri e della precedente amministrazione che gli avrebbe lasciato buchi di bilancio. Una bugia che mi vedrà costretto alla tutela presso ogni sede. Una delirante e puerile menzogna spalleggiata da una maggioranza imbelle e incapace di assumersi responsabilità”. Fazio ha anche chiesto le dimissioni del sindaco.