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22/01/2014 07:10:00

Scandalo Ars. Milazzo (Pd): "Chi ha sbagliato deve pagare. Ma non siamo tutti uguali"

Antonella Milazzo, deputato regionale del Pd all’Ars, dopo una lunghissima maratona è stata approvata la finanziaria. Il presidente Rosario Crocetta è rimasto contento, ha detto che alla fine è un buon documento. Chiaramente non l’ha pensata così l’opposizione. Qual è il suo parere?

Dobbiamo essere tutti soddisfatti da siciliani per il lavoro che questo governo ha fatto. Per apprezzare questo bisogna fare un passo indietro e ricordare che la Sicilia era, davvero, sull’orlo del default. Luca Bianchi, assessore al Bilancio, e tutto il governo hanno fatto un lavoro di risanamento importante. E lo dimostra il fatto che dopo 15 anni per la prima volta non si va all’esercizio provvisorio. 

Insomma, la Sicilia si presenta con i conti in ordine?

E con garanzie a precari, servizi sociali, e anche al governo nazionale che dopo i trascorsi degli ultimi anni non si è fidato più della nostra spesa. I sacrifici ci sono e sono pesanti, ma vengono garantiti soldi ai comuni. Viene garantito un percorso triennale ai precari degli enti locali, che guarda finalmente al futuro e alla stabilizzazione. Parliamo di più di 20 mila persone.

Ma erano comunque poche le risorse disponibili.

Nonostante questo ci sono delle misure importantissime che stabiliscono dei principi importantissimi. Dal reddito minimo per le famiglie in stato di povertà assoluta, il riconoscimento delle coppie di fatto, garanzie per l’agricoltura. Ci sono delle misure per il completamento della riforma agraria, iniziata negli anni 50, e adesso finalmente abbiamo completata. In questi terreni in 60 anni è successo di tutto. La banca della terra, questo albo per cui chi ha delle terre e non è più interessato a coltivarle le può mettere a disposizione delle cooperative sociali. Nella nostra provincia l’agricoltura può diventare un volano di sviluppo, ad esempio. Sfruttando il turismo enogastronomico, che ha come punto di forza i nostri prodotti tipici.

Nell’ambito delle ristrettezze è comunque una finanziaria che cerca di distribuire opportunità per il territorio.

Opportunità e misure di sviluppo. Un’altra misura importante: attraverso il Crias si possono finanziare le imprese. Questo dà 30 milioni di euro di respiro alla piccola impresa. Purtroppo non c’è il ddl impresa, per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese.

Si chiedono sacrifici ad imprese e cittadini, però proprio mentre si approvava la finanziaria scoppiava lo scandalo dei rimborsi all’Ars con l’indagine della Procura di Palermo che coinvolge 97 persone, di cui 83 deputati e 14 dipendenti e consulenti. Lei che è nuova nelle stanze palermitane, come commenta questa inchiesta?

Dico solo che se ci sono stati abusi devono essere chiariti, chi ha sbagliato deve pagare. Si deve fare luce al più presto su questa vicenda. Mi spaventa che si dica che tutti quelli che fanno politica sono grigi.

 

Ma l'indignazione della gente è tanta... 

Bisogna distinguere, non tutti sono uguali. Ma occorrono regole certe anche all'interno dei gruppi.

E il Pd le ha?

Ad inizio legislatura abbiamo stilato un regolamento che stabilisce quali sono le finalità di rappresentanza politica per l’utilizzo dei fondi. Poi c’è il raziocinio di ogni persona. In questa vicenda ognuno si è regolato come ha ritenuto più giusto. Ma ancora stiamo parlando di avvisi di garanzia e non voglio valutare. Ma tutto questo è successo anche per mancanza di regole certe. Questo ha fatto passare il messaggio che fosse tutto possibile. Ma deve essere la politica a regolamentarsi a monte, prima dell’intervento della magistratura.

Le indagini investono anche il sindaco di Marsala Giulia Adamo. In questa vicenda, come in altre che hanno riguardato l’amministrazione comunale di Marsala, dall’indagine per peculato sul vicesindaco (del Pd) Antonio Vinci e i retroscena in un certo senso imbarazzanti sul consulente Pippo Sparla, il Pd di Marsala sembra in difficoltà. 

Nessuna difficoltà. La posizione del Pd è uguale da Roma a Marsala.

Ossia?

La magistratura deve fare il suo lavoro, e le dobbiamo dare assoluta fiducia. Un avviso di garanzia non è una condanna, e questo vale per tutti. Non vogliamo essere nè garantisti a oltranza nè giustizialisti. Ci affidiamo alla magistratura, sperando che faccia al più presto chiarezza, ma vale per tutti il principio che se ci sono delle responsabilità accertate bisogna fare un passo indietro.

Mino Spezia, il sindaco di valderice, si è arrabbiato. Voleva fare il presidente dell’assemblea provinciale del Pd. E ha detto di essere stato messo da parte. Camillo Oddo ha parlato di “epurazione” dell’ala sinistra del Pd. Lei c’era all’assemblea?

 
Io c’ero. E nel Pd c’è chiarezza, in questo momento. Si è scelto di fare un congresso vero, misurandosi sulle scelte politiche, anzichè fare un congresso di polemiche e falso unanimismo. Si è scelto di misurarsi fino alla fine. L’elezione di Marco Campagna è frutto di un’alleanza politica tra renziani e crocettiani. Queste alleanze devono essere mantenute fino alla fine. C’è una maggioranza, e una minoranza. Si è scelto di misurarsi e la minoranza ha perso. Questa non è epurazione. Tra l’altro con Mino Spezia mi sento quasi ogni giorno.

E’ tornato a Mozia il Giovinetto. Lei invece insisteva per una sistemazione al Baglio Anselmi a Marsala.

Avevo chiesto un evento al Baglio Anselmi, una sorta di mostra d’accoglienza. Sarebbe stato un evento culturale importante. Ma il montaggio di questa base antisismica, fatta dagli Stati Uniti nell’ambito del prestito, necessitava l’intervento dei tecnici americani che sarebbero dovuti tornare due volte per garantire la sicurezza della statua. Ma su questo si dovrebbe aprire un dibattito, sulla gestione dei beni culturali pubblici da parte della Fondazione Whitaker che è privata.