Il Museo del Satiro danzante resterà chiuso per due domeniche consecutive ma nessuno ne parla. Ingresso sbarrato e turisti probabilmente delusi, dato che, della cosa, non è stato dato preavviso ad alcuno. I festivi di chiusura al momento certi sono: il 26 gennaio e il 2 febbraio prossimi.
Il Quotidiano di Sicilia ha telefonato, nei giorni scorsi, per verificare la notizia sulla presunta e imminente chiusura del Museo e la conferma dell’indiscrezione è giunta da
Maria Concetta Scavone della Soprintendenza Beni culturali ed Ambientali di Trapani (Valorizzazione patrimonio culturale - gestione aree e siti ex Lr 17/91 e succ.) che gestisce direttamente il museo del Satiro danzante.
“Si, è corretto – ha affermato la Scavone – domenica prossima 26 e quella successiva del 2 febbraio. Sono due domeniche di seguito”.
La chiusura è, quindi, confermata? Qual è la motivazione?
“Si. Sono esigenze di servizio correlate a un periodo di poca affluenza”.
Riguarda solo il Museo del Satiro o anche i Parchi di Segesta, Selinunte e altri siti?
“No, no, questa disposizione è solo per il Satiro. Noi, come Soprintendenza, ci occupiamo solo del Satiro. I Parchi sono servizi autonomi”.
La disposizione di chiusura viene dalla Regione o l’avete decisa voi autonomamente?
“Scaturisce da disposizioni dell’assessorato regionale e riguarda la riduzione del personale per i festivi. Siamo stati costretti, facendo un po’ di conti, a chiudere alcune domeniche e abbiamo, optato per questi festivi in cui c’è meno affluenza”.
I motivi sono economici, quindi?
“Si, soprattutto si. D’altronde è stata pubblicata su diversi giornali questa notizia che veniva dal Dipartimento”.
Anche se sembrava esserci stato un dietrofront da parte del presidente della Regione,
Rosario Crocetta, e una polemica accesa con l’assessore ai Beni culturali
Mariarita Sgarlata proprio su questa questione. “Un dietrofront?” ha ripreso Maria Concetta Scavone “diciamo che il personale non deve superare il 30% dei festivi durante tutto l’anno 2014 e su questo attualmente non è stato fatto alcun dietrofront, se lo faranno in seguito, noi…”
Ne prenderete atto?
“Si, e prenderemo delle disposizioni nuove. Al momento è così. Se non dovessero intervenire altre novità in questo periodo, le disposizioni sono queste”.
Alessandro Accardo Palumbo