Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
04/02/2014 06:07:00

Trapani, rimpasto di giunta e Tares ancora al centro del dibattito politico

 Rimpasto e Tares ancora al centro del dibattito politico a Trapani. L'odiata tassa, che ormai ha superato, per impopolarità l'Imu, ha generato nel capoluogo diversi movimenti, con centinaia di cittadini scesi in piazza a Dicembre. Da quell'esperienza è nato un comitato, “Trapani Viva & Civile”, che non vuole essere un partito ma un gruppo di cittadini pronto a denunciare ciò che non va nella politica trapanese, cominciando proprio dall'aumento delle tasse. “Abbiamo scoperto tutta una serie di spese quanto meno discutibili”, ha spiegato venerdì nel corso di una conferenza stampa Marzia Lombardo nel corso di una conferenza stampa convocata ieri dinanzi Palazzo D'Alì. Il riferimento è ad una serie di delibere di spesa approvate dalla Giunta alla vigilia di Natale.
Dentro al Palazzo la politica lavora al rimpasto. Damiano tenta la corte al Pd, nel tentativo di ripetere a Trapani lo schema del governo Letta a Roma, ma il Pd ha negato il suo appoggio ed anche il movimento Trapani Cambia è stato chiaro: “Mai larghe intese”. Aggiunge la senatrice Pamela Orrù: “Pervengono pressanti richieste, da parte del sindaco Damiano e dei suoi "pontieri", affinchè il Pd entri a far parte della maggioranza a sostegno dell'amministrazione, con la stessa formula delle "larghe intese" con la quale è nato il governo nazionale. In tutta onestà, facendo anche un grande sforzo di immaginazione, non riesco a trovare un solo motivo perché il Pd possa fare un simile passo, anzi, ritengo proprio che sarebbe un puro atto di follia politica, piuttosto bisogna marcare le distanze da una amministrazione che ha dimostrato di essere inadeguata per la gestione della città che vive un terribile grado di difficoltà”. Il fatto è che pare che Damiano avesse in tasca un mezzo si di Mario Buscaino, che è stato l'ultimo Sindaco di centrosinistra della città.
Il Pd di Trapani ha presentato nel frattempo la sua segreteria coordinata da Francesco Brillante. La media d'età è di circa 36 anni. Brillante ha chiamato al suo fianco Giovanni Tranchida (coordinatore dell'esecutivo), Teresa Soru (Sviluppo del territorio e frazioni), Guido Grammatico (Politiche ambientali e pianificazione), Alessandra Foderà (Politiche giovanili), Bartolo Silleri (Rapporti enti e istituzioni), Francesca Scalisi (Cultura, arte e Beni culturali), Francesco Scibilia (Sviluppo economico e attività produttive), Maria Angela Miceli (Istruzione e scuole) e Antonio Schifano (Centro storico e sviluppo turistico). Scelto anche il tesoriere, con la nomina di Maria Concetta Serse.
Tornando al sindaco Damiano, avrà in maggioranza il Nuovo Centrodestra, Mir-Articolo 4 ed «Insieme per Trapani». I nuovi assessori dovrebbero essere Francesca Cardinale (Ncd), Girolamo Ponzio (Ncd), Franco Todaro (Mir-Articolo 4), Cristina Cusenza (Mir-Articolo 4), Francesco Di Bono (Insieme per Trapani). La coalizione di Damiano dovrebbe contare su 12 consiglieri, ma ne servono almeno 16 per avere la maggioranza.