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11/02/2014 07:31:00

"Legalizzare le droghe? Sarebbe un assist alle mafie"

 ''Il traffico illecito di rifiuti non e' un reato mafioso ma reato d'impresa'' e ''questa e una riflessione che nessuno fa a cominciare da Confindustria''. La legalizzazione del gioco d'azzardo ''non ha sottratto spazi alle mafie anzi il contrario'' e anche per questo ''sono contrario alla liberalizzazione delle droghe leggere che non e' ne' possibile ne' auspicabile''. Parola di Franco Roberti, Procuratore nazionale antimafia, intervistato da Avvenire.

''Il gioco d'azzardo e' uno dei grossi affari delle mafie - sottolinea -. La sua legalizzazione non ha sottratto spazi ai clan perche' questi fanno sempre un'offerta concorrenziale.

L'hanno fatto col contrabbando di sigarette, lo farebbero anche nel caso fossero legalizzate le droghe leggere''.

''Fin dagli anni '90 - spiega parlando della Terra dei Fuochi - i camorristi ci spiegavano che i rifiuti arricchivano come la droga. Ma i traffici organizzati di rifiuti hanno in primo luogo una matrice imprenditoriale. Cioè e' l'imprenditore che produce i rifiuti che si rivolge alla criminalità organizzata per smaltirli illegalmente''. E poi c'e' ''la responsabilità di chi per soldi ha accettato in silenzio che fossero scaricati rifiuti tossici sul proprio terreno''. Roberti e' critico dello spazio, a suo giudizio eccessivo, che la stampa riserva ai pentiti: ''Tutto serve alla ricerca della verità - precisa -. Altro e' la propalazione delle loro dichiarazioni, spesso illegale. È un grande problema deontologico che riguarda la professione giornalistica''.