Ancora una manifestazione autoconvocata di solidarietà per i magistrati a Trapani. Questa volta l' "abbraccio" ideale è per una persona sola: Marcello Viola, Procuratore Capo della Repubblica di Trapani, da tempo oggetti di minacce, episodi strani, avvertimenti, sui quali indaga la Procura di Caltanissetta.
Si legge nel comunicato di presentazione dell'iniziativa: "Associazioni e singoli cittadini che nel territorio si occupano di diffondere la cultura della legalità , manifesteranno la propria vicinanza al Dott. Marcello Viola, Procuratore di Trapani, oggetto di numerose minacce , più o meno velate, da parte dei poteri occulti che, da sempre, operano indisturbati in città, organizzando un sit in davanti il Palazzo di Giustizia, al quale tutti sono invitati a partecipare. Una sorta di "scorta civica" che vuole essere l'inizio di un percorso che veda sempre più la cittadinanza stringersi attorno ai suoi Uomini dello Stato giusti. Cittadini che si ergono a difesa dei coraggiosi Magistrati che lavorano, rischiando anche la loro stessa vita, perché Verità e Legalità trionfino . Sono impegnati nella relizzazione dell'evento: Movimento Agende Rosse- Gruppo Rita Atria-Trapani. Amalatesta Circolo Arci, Libera, Gruppo faceboook ''Marcello Viola non si tocca!'',Comitato spontaneo "Grazie Sodano".
Agli inizi di Febbraio , durante la notte, qualcuno è riuscito ad entrare nella stanza del magistrato, vittima negli ultimi due anni di una pesantissima serie di minacce. La vicenda è stata già segnalata ai pm di Caltanissetta che hanno aperto un fascicolo sugli strani episodi accaduti all'interno del palazzo di giustizia di Trapani che hanno avuto come bersaglio, oltre a Viola, anche altri magistrati.
Ad accorgersi dell'incursione notturna al palazzo di giustizia è stato un ispettore che ha trovato aperte le due porte blindate che conducono all'ufficio di Viola e quella della stanza del procuratore. Domani a Trapani dovrebbero arrivare i pm di Caltanissetta.
L'incursione nell'ufficio di Viola è solo l'ultimo di una serie di strani episodi accaduti a Trapani. A settembre accanto a una porta d'ingresso del palazzo di giustizia riservata a magistrati e forze dell'ordine è stato trovato il congegno di una microspia, apparecchio generalmente usato per le intercettazioni ambientali. Precedentemente erano stati inviati al procuratore e al suo sostituto Andrea Tarondo alcuni anonimi, poi scritte minacciose erano spuntate nell'ascensore di casa di Viola e in un supermercato di Trapani - in questo caso oggetto del messaggio era Tarondo -: tutti gesti finalizzati a far salire la tensione e a mettere in guardia i pm.