Sono molte le attenzioni, di quelle spiacevoli, fatte di intimidazioni, che riguardano la Procura di Trapani e il procuratore Marcello Viola. Domani a Trapani ci sarà una manifestazione. Una scorta civica per il procuratore Viola, alla stregua di quella organizzata a Palermo per Nino Di Matteo. Gianfranco Criscenti, giornalista e tra i promotori di questa manifestazione, cosa sta succedendo a Trapani?
La situazione è molto delicata ed inquietante. Spesso quando ci sono fatti criminosi si pensa subito alla mafia. Nel caso del procuratore Viola credo che bisogna guardare ad un livello superiore. Ci sono dietro poteri occulti che hanno menti raffinatissime e sicuramente hanno delle complicità all’interno del Palazzo di Giustizia. Alcuni giorni fa la scorta del procuratore ha trovato la porta del suo ufficio aperta. E per accedere nell’ufficio del procuratore è necessario aprirne altre due. Chi è entrato all’interno ha voluto lasciare un messaggio: “noi siamo in grado di arrivare lì dentro e possiamo fare quello che vogliamo”. Un messaggio davvero inquietante. Io non so se la gente si è resa conto della gravità di questo episodio. Perchè entrare di notte all’interno di un Palazzo di Giustizia blindato, e raggiungere il punto che dovrebbe essere più protetto e sicuro è qualcosa che non ti fa stare tranquillo.
Ed è l’ennesimo di una serie di episodi inquietanti.
C’è stata un’escalation. Questo sicuramente è il più grave. Il primo episodio è una sorta di inseguimento in autostrada che ancora non è stato del tutto chiarito, le persone che erano a bordo di quell’auto sono state identificate e non erano dei pregiudicati. Su questo come su altri episodi indaga comunque la procura di Caltanissetta. Aspettiamo l’esito. Ma dopo di questo ci sono stati tanti episodi. Le scritte all’interno dell’ascensore del tribunale, messaggi nell’abitazione di Palermo del procuratore. Poi è stata trovata una microspia non funzionante nella porta d’ingresso che va dal parcheggio del tribunale al palazzo, è una porta riservata alle scorte e ai magistrati, anche questo un atto dimostrativo. Adesso si arriva ad aprire la porta dell’ufficio. Dobbiamo anche ricordare un episodio gravissimo che ha riguardato il sostituto Andrea Tarondo, l’anno scorso la sua auto blindata che si trovava nel parcheggio del tribunale è stata aperta e manomessa. E’ chiaro che la mafia non ha la capacità di agire a questi livelli. Perchè non si può entrare all’interno di un palazzo di Giustizia se non ci sono complicità a diverso livello interne allo stesso palazzo. E’ questo il fatto più inquietante.
Non è la mafia che conosciamo e che ci siamo raccontati negli anni passati.
O è la mafia che agisce assieme ad altri. Ma non solo la mafia. Ridurre il tutto a una intimidazione della mafia è fuorviante secondo me. Qui c’è qualcosa di molto più grave e inquietante. L’introduzione all’interno dell’ufficio è un messaggio chiaro: “tu non sei al sicuro”. Dalle indagini dei magistrati nisseni pare che le telecamere non abbiamo registrato tutto. Non c’è certezza che le telecamere funzionassero a dovere.
Tu sei una delle memorie storiche della città di Trapani. Pochi giorni fa è morto Francesco Canino, ex deputato trapanese, è venuto a mancare mentre il suo processo che lo vedeva accusato di essere in rapporti con la mafia si accingeva a concludersi. Chi era Canino?
Era un politico di riferimento per tanti anni a Trapani, secondo i magistrati era rappresentante di Cosa nostra all’interno della politica. Un uomo che è riuscito a rimanere a galla, anche politicamente, grazie agli accordi bipartisan, perchè da solo senza il consenso degli altri non sarebbe riuscito a reggere le fila per tutto questo tempo. Oggi molti parlano male di Canino si sono dimenticati degli accordi che hanno fatto. Però, purtroppo, Canino in passato ha stretto rapporti anche con il Partito comunista Trapanese.
E’ un po’ la storia che si ripete. Alla fine destra e sinistra camminano. E la provincia di Trapani è sempre stata laboratorio di queste cose. Il Pci negli anni non ha fatto tutta questa opposizione.
Infatti se oggi la sinistra non fa opposizione è anche il frutto di quello che ha seminato in passato. Canino aveva uomini in ogni amministrazione. E questo anche grazie alla capacità di stringere accordi con tutti.