«È inammissibile che le imprese confiscate possano fallire sotto il controllo dello stesso Stato che le ha sottratte alla gestione mafiosa. Sarebbe una sconfitta bruciante e passerebbe un messaggio devastante e distorto, secondo il quale la mafia darebbe lavoro e lo Stato lo toglierebbe. Serve quindi che il nuovo Governo si impegni fin da subito a modificare la legge che norma l’Agenzia dei beni confiscati, prevedendo innanzitutto un significativo snellimento dell’iter».
Lo ha detto Sonia Alfano, eurodeputata e presidente della Commissione Antimafia Europea, commentando le parole che il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti ha pronunciato durante la presentazione della relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia.
«Le aziende confiscate – ha aggiunto Sonia Alfano – devono essere gestite sotto un profilo manageriale, rilanciando un modello di economia sana. I lavoratori in organico devono avere la certezza di poter continuare a lavorare senza che aleggi la minaccia di fallimenti che si possono evitare prendendo le giuste misure».