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28/02/2014 08:23:00

"Taliàte". Fotografie di Francesco Bellina in mostra a Palermo

 La prima cosa che si deve imparare ad interpretae, in Sicilia, è la "taliata". La "taliata" non esprime solo l'occhiata: esprime sdegno, incredulità, disapprovazione ed approvazione, orgoglio, soddisfazione di se stessi, della propria cultura. La "taliata" è reciproca, con una taliàta si dichiarano guerre, si sanciscono armistizi. Le "taliàte" sono accompagnate da piccoli gesti, da ghigni e rappresentano un mondo. Della descrizione delle "taliàte", Andrea Camilleri ne ha fatto letteratura.
Francesco Bellina, invece, attraverso le sue fotografie, ne ha fatto immagine viva di una Palermo sfaccettata, multietnica e multiculturale, che racconta antichi sapori ed antiche cantilene, vecchie usanze e incongruenti modernità con i vicoli stretti, a volte fatiscenti, altri che sembrano salotti. Immagini che raccontano la Palermo dei nassari e dei "vanniaturi" di Ballarò, degli immigrati, di vecchi che nelle loro rughe solcate potessero e di giovani che nelle labbra voluttuose potessero. Momenti di quotidianità palrrmitana, altri di eccezionalità come il Gay Pride 2014. Ma anche scorci di Trapani, Amsterdam, Napoli e Barcellona. La taliàta é taliàta, il potere di uno sguarfo buca la geografia. Un bianco e nero accecante, che non fa rimpiangere il colore, ma lo fa intuire, immaginare, sperimentare. Una "taliàta" su Palermo che culla la città nel mirino di un obiettivo amoroso, una taliàta che è un'annacata, il massimo del movimento col minimo spostamento.
"Taliàte". Alla Galleria 149 di via Cavour 149 a Palermo, fino al 4 marzo. E dal 18 marzo anche presso il locale "L'officina di Dio", Piazza Sturzo, Palermo.Taliàte, anche voi.

Valentina Colli