Le somme trattenute dallo Stato a titolo di sanzione al Comune di Trapani per il mancato rispetto del patto di stabilità interno saranno reintegrate, cioè restituite. La notizia, diffusa dall'ex sindaco di Alcamo, Giacomo Scala, che per conto dell'ANCI aveva seguito il ricorso contro le sanzioni, è stata pubblicata oggi. Il decreto del Ministero dell'Interno è del 26 febbraio scorso e di fatto osserva la sentenza della Corte Costituzionale n. 219 del 16 luglio 2013 che annullò quelle sanzioni dichiarandole illegittime.
Il decreto che riguarda anche altri comuni siciliani recita testualmente: "è disposto il reintegro, in sede di spettanza delle attribuzioni finanziarie dell’anno 2014, della sanzione irrogata ai comuni di Alcamo, Partinico, Bagheria, Casteltermini, Trapani, Erice, Sciacca, Messina e Tremestieri Etneo, a seguito del mancato rispetto del patto di stabilità interno dell’anno 2011". Si tratta quindi di somme che entrano nei bilanci dell'anno corrente.
Il deputato regionale Girolamo Fazio, ex sindaco di Trapani, ha accolto «con soddisfazione personale e con gioia» il provvedimento. «Posso dire oggi di aver avuto ragione e di aver agito con convinta determinazione nell'interesse dei trapanesi - commenta l'ex sindaco -. Il mancato rispetto del patto di stabilità interno 2011 mi è stato più volte strumentalmente rimproverato, e per quella scelta sono stato fatto oggetto di pesanti, ed oggi ritengo inefficaci critiche. Il decreto del Ministero dell'Interno, inoltre, restituisce un ulteriore fatto oggettivo. Sono stati i ricorsi di diversi comuni, e successivamente una sentenza della Corte Costituzionale, ad aver determinato il reintegro delle somme e non un intervento legislativo come qualcuno, primo tra tutti il sen. D'Alì, ha sostenuto in questi giorni. Tra i Comuni ricorrenti c'è anche quello di Trapani, sebbene non citato nel decreto, e sebbene quando io sostenni, insistendo, che ci si doveva opporre alla sanzione ci fu chi, e tra questo il sindaco Damiano, aveva tergiversato e mostrato perplessità forse proprio perché ero io a proporlo».
«Il decreto - continua Fazio - consentirà anche il reintegro e la restituzione delle somme trattenute agli amministratori del tempo (il 30% delle indennità), sindaco, assessori e consiglieri. Allora rinunciai a quelle somme, oggi confermo la scelta. Non sono cambiati i motivi che mi indussero a farla nell'interesse generale della nostra comunità, della nostra città».
«Infine - conclude Fazio -, sento l'obbligo morale di ringraziare Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo, che nella qualità di rappresentante siciliano dell'ANCI ha seguito passo dopo passo tutto l'iter dei ricorsi al TAR e, poi, del procedimento giunto fino in Corte Costituzionale»