Mentre il Sindaco Bonventre annuncia che per due mesi lui e i suoi nuovi assessori rinunceranno ad ogni indennità, l'attenzione dei cittadini di Alcamo si concentra contro un'altra possibile fonte di arricchimento per la piccola casta politica locale: le commissioni consiliari. Ce ne sono troppe, e si riuniscono spesso. Ogni consigliere comunale prende come gettone per le riunioni di commissione 55 euro. Un esposto, corredato da un centinaio di firme raccolte in piazza Ciullo, su iniziativa dell'associazione MoDi, è stato inviato alla Procura della Corte dei Conti. Secondo MoDi (Movimento opinioni differenti) si verifica la violazione dello statuto (art. 12) poiché «le riunioni verrebbero fatte senza autorizzazione del presidente del Consiglio comunale».
Le riunioni, secondo MoDi, causerebbero «un danno erariale». Ogni mese il Comune sborsa per i consiglieri circa 20-25 mila euro più i versamenti ai datori di lavoro.