E ufficiale. E’ Domenico Venuti il primo candidato a Sindaco di Salemi. Correrà per conto del Partito Democratico e intende farlo con una coalizione coesa e omogenea. Dopo un primo giro di consultazioni, per concordare tipo di alleanze e programmi, il partito di via Marconi ha giocato la sua carta migliore. Un’intesa di massima, per iniziare una discussione, sarebbe stata raggiunta con l’Udc di Lorenzo Cascio, coordinatore provinciale del suo partito e la delegazione di Sel, guidata da Franco Giglio, attuale presidente provinciale dei vendoliani; il Partito Socialista e qualche movimento civico. Mentre con i rappresentanti del movimento “Articolo 4”, che in provincia di Trapani ha suo il massimo rappresentante nel deputato regionale Paolo Ruggirello, invece l’interlocuzione, come la definisce lo stesso Venuti, è ancora “più acerba”. Tanto è bastato però per fare dire a Giuseppe Vultaggio , segretario comunale democratico, che “Domenico Venuti è la sintesi del dibattito maturo e responsabile dei democratici salemitani. Il partito non ha avuto dubbi sulla sua persona che è espressione del Pd ma soprattutto della società civile. “
Dopo l'elezione di Marco Campagna alla segreteria provinciale, Venuti potrebbe apparire come un astro nascente, come qualcuno ha scritto. Ma solo a chi non conosce le dinamiche interne del Partito Democratico di questa provincia. E’ sufficiente infatti dare un’occhiata al suo corposo curriculum politico per rendersi conto che il riconoscimento di oggi non è dovuto al suo essere uno dei dirigenti più vicini al capogruppo all'Ars Baldo Gucciardi. Dopo la carica nel 2008 di Segretario Comunale del Partito Democratico e Consigliere Comunale, fino al momento dello scioglimento del Comune per mafia, è stato componente del Direttivo Nazionale Consigli Comunali dell’ANCI e ha ricoperto diversi incarichi di rilievo di partito, ultimo dei quali nell’Ottobre 2013 la presidenza della Commissione Provinciale per il Congresso PD di Trapani. Iniziando la nostra conversazione, la prima cosa che mi sottolinea è che non si sente affatto un uomo di apparato del partito. “Ho deciso di accettare la proposta di candidarmi, perché credo di conoscere bene la realtà di Salemi, è qui che politicamente ho mosso i primi passi” .
Una situazione politica, quella salemitana, niente affatto semplice, non Le sembra?
“Certo. Ne sono ampiamente consapevole. Non dimentico i motivi che hanno portato allo scioglimento del Comune. Ero consigliere e l’ho vissuta molto male. Salemi non lo meritava!”
Hanno sbagliato mandare a casa Giunta e Consiglio comunale?
“Assolutamente no. Ho rispettato e rispetto le Istituzioni che hanno deliberato le decisioni. Oggi dico che la politica sana ha il dovere di prendere in mano la situazione”
E’ un appello agli altri?
“Certo. Occorre che tutti guardino al proprio interno e si convincano che le responsabilità sono di tutti. Ognuno deve fare la propria parte.”
Quindi non un normale rinnovo dell’Amministrazione quella che si prospetta per il prossimo Maggio?
“Ripeto. Salemi è una città che ha bisogno di un riscatto e occorre che le altre forze politiche e movimenti se ne rendano conto.”
Nessuna preclusione?
“Punto a una coalizione ampia, che condivida un progetto di rilancio della città. L’unica incompatibilità che mi sento di potere dire è con quelle forze che ruotano attorno a chi, direttamente o indirettamente, è stata la causa del disastro degli ultimi anni.”
Ancora nulla di concreto?
“La settimana prossima inizierò personalmente le consultazioni. Oltre a Sel, Partito Socialista e Udc mi incontrerò con movimenti civici che fossero disponibili ad impegnarsi.”
Si riferisce anche al Movimento 5 Stelle?
“Al momento non è in programma. Valuteremo se c’è la possibilità”
Che progetto ha per il futuro di Salemi ?
“A Salemi occorre una scossa, un progetto ambizioso che ridisegni complessivamente la prospettiva della nostra cittadina: cultura, turismo, agricoltura e imprese dovranno esserne i cardini fondamentali. Per avviarlo sarà necessario ricorrere ad una sistematica progettazione su bandi comunitari, e non solo, necessaria per sopperire alla progressiva diminuzione delle risorse trasferite da Stato e Regione”
Quali settori ritiene prioritari?
“Dalle opere pubbliche alla cultura, ma potrà tornare particolarmente utile, con il coinvolgimento dei privati, per il recupero del centro storico, fondamentale anche dal punto di vista strutturale e della sicurezza, oltre che dello sviluppo turistico ed economico.”
Non crede che la questione dei rifiuti sia importante? Siamo uno dei pochi comuni a non fare la “differenziata” e ad vere tariffe molto alte.
“E’ vero. È urgente un intervento massiccio nel settore dei rifiuti per migliorare la qualità del servizio e razionalizzare i costi esorbitanti, anche se il Comune da solo non basta e occorrono provvedimenti legislativi in tale direzione. I rifiuti possono rappresentare una grande occasione di sviluppo economico ed occupazionale, se gestiti adeguatamente.”
Venendo qua, ho assistito ad una scena di ordinaria quotidianità. Un automobilista, venendo dalla via Paolo Olivieri transitando dietro la statua di San Nicola, ha scassato la coppa dell’olio, a causa di un “gradino”. E’ così da molti mesi e in varie altre zone della città, per la felicità dei legali che intentano causa al Comune.
“Ne sono al corrente. E’ mia ferma intenzione che oltre alle grandi cose normalizzare la quotidianità anche attraverso interventi importanti di manutenzione ordinaria e straordinaria. Basta guardare le condizioni delle nostre vie principali, per non parlare del nuovo centro e delle contrade.”
Non le sembra paradossale o quanto meno contraddittorio che in una città che si vuole rilanciare al livello turistico, l’unico albergo esistente sia in questo momento utilizzato per altri scopi?
“La posizione strategica di Salemi, sia per ciò che attiene il turismo collegato all'ambito provinciale e non solo, per esempio incoraggiando lo sviluppo dell’albergo diffuso nel centro storico, sia per ciò che riguarda la capacità di attrarre imprese produttive e commerciali, dovrebbe incoraggiarci ad essere più determinati a intraprendere iniziative di grande respiro. Per quanto riguarda la questione dell’albergo, in atto occupato da profughi africani, credo che il problema vada affrontato nelle sedi appropriate e in una visione più ampia. E’ nella mia agenda, comunque.”
Sposato con Mariella, architetto, con due bellissimi figli Anna di 14 anni ed Enrico di 7, Domenico Venuti, impiegato , trentaquattrenne, ha tutte le probabilità per potere battere un record cittadino. Essere cioè il più giovane primo cittadino che Salemi abbia avuto nella sua storia repubblicana.
Franco Lo Re