Nel contrasto alle mafie "la politica è doppiamente responsabile: in questi 20 anni non ha dimostrato la volontà e la fermezza necessarie". Lo ha detto la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, intervenendo alla presentazione della fiction Rai sul prete anticamorra don Peppino Diana, di cui tra pochi giorni ricorrerà il ventesimo anniversario dell'uccisione da parte dei camorristi di Casal di Principe. "La sottovalutazione e la rimozione del fenomeno mafioso -ha detto Bindi- ci ha impedito di agire", anche se "la legislazione antimafia italiana" è presa ad esempio anche in Ue. La commissione Antimafia di questa legislatura, ha assicurato Bindi, "ha capito bene che il potere criminale mafioso si caratterizza per due aspetti: il rapporto con il potere politico e la ricerca del consenso sul territorio", ed è su questi due aspetti che bisogna agire, più un terzo, quello economico: "se dopo aver sottratto patrimoni alle mafie -ha detto Bindi- la politica non è in grado di farli fruttare, allora le mafie continueranno ad avere consenso sul territorio. Bisogna fare di più per colpire le forme di illegalità economica" e "la commissione non farà mancare aiuto al governo".