Si è concluso con un nulla di fatto, rispetto alle aspettative della Filcams Cgil e dei lavoratori, l'incontro di ieri in Prefettura - tra sindacati, una delegazione di lavoratori, rappresentanti delle Istituzioni e la prefetta Laganà - convocato per illustrare l'esito delle trattative che l'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha avviato con alcune aziende per l'acquisizione del Gruppo 6 Gdo (supermercati Despar e 6 Store).
La proposta della Filcams Cgil, della Cisl e della Uil di mantenere integro l'intero gruppo aziendale e gli attuali livelli occupazionali non sembra, infatti, trovare sponda nelle intenzioni delle aziende non inclini all'idea di rilevare interamente il Gruppo 6 Gdo, azienda della grande distribuzione confiscata al mafioso Giuseppe Grigoli.
Secondo quanto illustrato dalla prefetta Laganà, su 39 punti vendita, distribuiti tra Trapani, Palermo e Agrigento, solo 28 susciterebbero l'interesse di alcune aziende disposte a rilevarli, sotto forma di affitto, assumendo complessivamente 95 lavoratori su 248 (197 del Gruppo 6 Gdo più altri 51 lavoratori dei punti vendita collegati al gruppo).
Oltre ai supermercati ritenuti non strategici per la loro collocazione, resterebbe fuori dalle trattative anche il centro di distribuzione che conta circa 120 dipendenti.
“La trattativa - ha detto il segretario provinciale della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo - non si sta orientando nella direzione sperata. Riteniamo – ha proseguito - che l'obiettivo resti sempre quello di individuare un'azienda disposta a rilevare l'intero gruppo poiché il frazionamento della Gdo determinerebbe non solo il venir meno degli attuali livelli occupazionali ma anche una serie di diritti non applicabili ad aziende al di sotto di 15 dipendenti”.
La Filcams Cgil chiede, pertanto, un “ulteriore impegno dell'Agenzia dei beni sequestrati e confiscati affinché si individui un'azienda interessata all'acquisizione dell'intero gruppo”.
“E' necessario – ha detto Gandolfo – giungere quanto prima alla risoluzione della delicata vertenza valutando anche l'opportunità di un attivo coinvolgimento dei lavoratori nella gestione del gruppo”.
Intanto, mentre si attende da parte del tribunale di Marsala la proroga di ulteriori due mesi del concordato preventivo necessario a scongiurare il fallimento e proseguire le trattative, la Filcams Cgil si riserva di intraprendere, nei prossimi giorni, iniziative volte a difendere il diritto al lavoro di tutti i dipendenti.
Il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, ha preso l’impegno di convocare a Roma un tavolo tecnico per affrontare il caso della Gruppo 6 Gdo di Castelvetrano, azienda confiscata che rischia il fallimento. E' stata Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, a chiedere e ottenere dal viceministro Bubbico un intervento che si spera possa essere determinante per il destino dell'azienda confiscata all'imprenditore Grigoli, prestanome di Matteo Messina Denaro.
“L’importanza dell’impegno assunto dal viceministro Bubbico per far diventare nazionale il caso della Gruppo 6 Gdo non sfugge a nessuno. Il valore concreto e simbolico di assicurare un futuro all’azienda confiscata alla mafia è una sfida che si potrà vincere se lavoreranno per lo stesso obiettivo tutte le parti in causa” ha detto l’eurodeputato Sonia Alfano.