Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/03/2014 09:57:00

Il convegno sulla fragola al Baglio Anselmi di Marsala

di Leonardo Agate.   Andato per obbligo di cortesia al convegno sulla fragola, tenuto nella sala del Baglio Anselmi - invitato dall'organizzatore, Prof Fabio D'Anna dell'Università di Palermo, marsalese di nobile lignaggio - ho avuto la sorpresa di apprendere cognizioni tecniche, sia pure accessibili dal mio livello di estraneo al mondo della coltivazione della fragola, che mi potranno aiutare ad acquistare le qualità più confacenti al mio palato.
In Sicilia si coltivano a fragole circa 353 ettari, con una produzione di circa mille tonnellate e con un fatturato di circa venticinque - trenta milioni l'anno. Data la concorrenza di prodotto che arriva in certi periodi dell'anno da altre nazioni, per es. Spagna e Francia meridionale, é conveniente da noi coltivare varietà che possano essere messe in vendita nei mesi di scarsa concorrenza, che sono dicembre, gennaio e febbraio. Ma non basta produrre fragole in quei mesi per avere successo sui mercati di vendita. Occorre anche che si produca un frutto che incontri i gusti degli acquirenti. Proprio la varietà che fino a pochi anni fa ha avuto successo, da un paio d'anni non tira più, e ed allora bisogna produrre nuovi nuove e diverse piante con frutti di forma, dimensione, colore e soprattutto gusto diverso. Anche il mondo delle fragole é soggetto alle continue trasformazioni di tutti gli altri settori agricoli.
Sui vari aspetti della coltivazione, conservazione, spedizione e immissione in commercio delle fragole sono intervenuti numerosi relatori con l'aiuto di video. Molti sono giovani ricercatori, con stipendi bassi e tanta speranza di poter accedere definitivamente al posto di lavoro. Una di queste, la Dott.ssa Serena Caruso mi ha fornite alcune informazioni, e mi ha suggerito di provare una torta con crema alla fragola, che mi é sembrata eccezionale.
Il convegno é stato organizzato in modo perfetto dal Prof D'Anna, che ha presieduto i lavori. Alla fine, al tavolo del buffet si poteva ammirare, oltre che fragole in abbondanza e di diverse varietà, il risotto con le fragole. Non lo conoscevo. E' stato ottimo, il caldo dei chicchi di riso e le tiepide fragole tagliate a fette sopra e in mezzo. Una squisitezza.
Un consiglio da acquirente per l'acquirente. Sulle cassette di cartone che contengono i piccoli contenitori delle fragole dovrebbe esserci la sigla della varietà. E' importante perché ogni varietà ha le sue qualità organolettiche. La specie che mi é piaciuta di più é stata scoperta recentemente dall'Università di Palermo....ma non ve la rivelo per non fare illecita pubblicità.
Uscendo dalla sala del convegno sono passato alla sala dove regna sul suo laghetto la Venere scoperta nei paraggi qualche lustro fa. Non ha più gli avambracci e nemmeno la testa, ma il corpo é davvero di Venere. Con il gusto delle fragole in bocca, l'ho ammirata a lungo. Ben proporzionata nella antica floridezza. Quella tunica che le scivola lungo i fianchi lasciandole scoperto il davanti e di dietro...davvero bella. E' indovinato l'appellativo della tradizione artistica: "callipigia" (dalle belle natiche). Una serata migliore non potevo passarla.