“Ma tu chi sei?” è il titolo del programma di Katia Regina in onda ogni lunedì sera alle 21 su Rmc 101. Dopo Salvatore Inguì e Nino Contiliano ecco le impressioni della conduttrice dopo la puntata di ieri, con il dottore Alfredo Anania, psichiatra:
Che sbadata! Ho dimenticato di chiedere al dottore se lo infastidiva essere chiamato strizzacervelli. Peccato! Poteva essere un buon incipit. A ogni modo, questo fa! E lo fa molto bene da moltissimi anni. Tante battaglie fatte e vinte per migliorare le condizioni delle persone affette da disturbi mentali. Ma vediamo come se la cava con se stesso. O sei rock o sei lento, lo ha detto pure Celentano. A confutare la tesi del divino molleggiato arriva il nostro dottore. Lento nelle risposte non ha, come dire, lo scatto alla risposta, ciò nonostante appassionato di musica rock. Ho dovuto stravolgere la mia scaletta musicale per accontentarlo ed evitargli un attacco di narcolessia. L’ennesima prova della complessità dell’individuo. Voglio coniare per lui una definizione terza, più aderente al personaggio: il dottore Anania è semplicemente slow, come si usa dire ora per celebrare i vantaggi della lentezza, dalla cucina al cogito.. Ostenta un singolare meticciato culturale grazie alle origini trapanesi di sua madre. Quando si dice avere una visione altra degli spazi esterni! Ma, in fondo, ci può stare anche questo visto che il suo lavoro consiste nell’indagare paesaggi ben più vasti: quelli dell’anima. E a proposito di questa, in barba a quanti ancora si affannano a individuarla, il mio ospite non ha dubbi, l’anima è la parte femminile di ognuno. E, come se non bastasse, per rispondere alla mia provocatoria domanda, la colloca fisicamente nel muscolo più importante del corpo umano: il cuore. Ammetto che avrei preferito non rispondesse alla mia domanda, ma che volete, il dottore è una persona davvero a modo. Le mille e una notte, la sua fiaba preferita. L’insostenibile leggerezza dell’essere il libro più amato. Lo schiaccianoci, ma non quello di Čajkovskij l’utensile più utile che gli viene in mente, per fortuna si corregge subito dopo citando la ruota. Un romanzo in cantiere, lettere d’amore infiammate, ma solo per la moglie che ama da molti anni, senza mai fare follie però, immagino per motivi professionali. Perché, se già l’amore è follia pura, non serve metterci il carico, serve semmai pianificare ogni tanto una capatina da uno strizzacervelli bravo. Io ne conosco uno e ora pure voi.
“Ma tu chi sei?” è un programma ideato e condotto da Katia Regina, con la partecipazione di Amaro Punico.