Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/05/2014 06:15:00

Don Fiorino: "Ecco i miei dieci suggerimenti al futuro sindaco di Mazara"

Si vota, domenica, per eleggere il sindaco e il nuovo consiglio comunale a Mazara del Vallo. E ogni volta che si va alle urne padre Francesco Fiorino ci prova a mettere dei punti fermi su legalità e socialità. Ha scritto una lettera aperta ai candidati, con dieci punti. Una sorta di decalogo, non sono i dieci comandamenti, sono dieci suggerimenti. Ma magari fossero comandamenti…

 

Sono dieci proposte per crescere in socialità e legalità. E’ un documento non soltanto mio ma del Consiglio pastorale foraniale di Mazara del Vallo.

 

Come nasce questo documento?

 

E’ un nostro dovere sollecitare a chi si candida a governare una città o a sedere in consiglio comunale, ad avere davanti delle proposte ben precise di trasparenza, di legalità, di maggiore attenzione ai bisogni del territorio. Sono dieci le proposte che abbiamo presentato ai candidati in un incontro pubblico. Hanno partecipato a Mazara quattro candidati sindaco su sette.

 

E com’è come risultato 4 su 7?

 

E’ la maggioranza.

 

Chi era assente?

 

Non c’era Cristaldi, Scilla e Bianco. Quest’ultimo ha fatto sapere che era impegnato a Palermo, perchè era venuto in visita Matteo Renzi.

 

Sono tanti i candidati a consiglio comunale a Mazara del Vallo. I suggerimenti sono rivolti anche a loro.

 

Sono 476, quasi uno ogni cento abitanti. Ma finite le elezioni che fine fanno queste persone, tutti quelli che non vengono eletti? Si occuperanno ancora di bene comune, di socialità, di integrazione o torneranno a far parte del più grande partito italiano? Ossia il partito dei dormienti. Quelli a cui non importa niente di bene comune e che si interessano di politica solo per avere un posto. Abbiamo un’idea molto più alta di politica. Per i cristiani la politica è la più alta forma di carità. Di amore verso le persone. Noi facciamo il nostro compito di sollecitare le coscienze, la Chiesa lì può arrivare. E visto l’esperienza che abbiamo in vari campi nel sociale possiamo dire cosa occorre mettere al primo posto.

 

E questo decalogo parla di trasparenza, partecipazione con incontri semestrali, di centri di aggregazione giovanile che a Mazara, come altrove, mancano. Andate molto nel concreto. Perchè parla anche dei beni confiscati alla criminalità organizzata. A Mazara ce ne sono tantissimi, e molti sono abbandonati.

 

Io li conosco questi beni. Ed è un pugno nello stomaco vedere villette, edifici e altri spazi che rimangono inutilizzati. Uno spreco, considerato che poi il comune deve affittare dei locali o che ci sono persone in mezzo alla strada, che hanno bisogno di una abitazione. Si potrebbe fare come si è fatto in altri posti, come Palermo, dove si è chiesto all’autorità statale di poter accogliere le persone bisognose in questi immobili confiscati alla mafia. A Mazara tra poco dovrebbe inaugurarsi il Commissariato di polizia in un bene confiscato. Questo va bene. Però è troppo poco, ci sono altri beni.

 

Sebra che si preferisca adibire a commissariato di polizia il bene confiscato, per fare la copertina. Ma poi dietro ci sono tanti altri beni confiscati che vengono abbandonati.

 

Oltre al Commissariato di polizia c’è anche il Museo della Legalità, che è un bel palazzo. Sono stati utilizzati fondi europei per sistemarlo. Questo va bene, però per tutti gli altri beni bisognerebbe innanzitutto censirli, poi utilizzarli. O direttamente il Comune o darli in gestione. Ma quando si danno in gestione non bisogna lavarsene le mani, occorre continuare a sostenere l’ente o l’associazione che gestisce il bene.

 

Nel vostro decalogo c’è anche una sorta di invasione di campo, chiamiamola così. Quando chiedete che il lungomare Fata Morgana di Mazara venga diviso in due parti, con un unico senso di circolazione, una parte per pedoni e biciclette, l’altra per il traffico veicolare. Il politico medio direbbe “ma i preti che vogliono da noi?”. Come mai l’avete messo tra i dieci consigli utili?


 

Perchè abbiamo voluto fare un esempio. Mazara ha questa zona balneare, che è quella più conosciuta, quella più frequentata dai turisti. Questa strada diventa una sorta di corsia di formula uno e di motorini che sfrecciano senza preoccuparsi di bambini e famiglie. Valorizzare la natura e l’ambiente è una delle prime cose che un’amministrazione deve fare. Per cercare di proteggere quei cittadini che vogliono utilizzare l’ambiente, per un sano divertimento, per non stare lì a preoccuparsi di avere un incidente. Sembrano cose minime e naturali.