"Giustizia e reciproco riconoscimento: sono queste le fondamenta su cui non solo è possibile, ma è anzitutto necessario parlare di pace". A dirlo è monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo (Trapani) e presidente del Cemsi, a pochi giorni dall'avvio dei "Dialoghi di Pace'', in programma venerdì 18 e sabato 19 luglio al centro internazionale ''Ettore Majorana'' di Erice, nel trapanese. "Bisogna dialogare di pace - prosegue -, perché parlare da soli di pace non ha alcun senso. Solo ascoltando il pensiero di chi è accanto a noi, o persino di fronte a noi, è invece possibile riconoscere nell'altro ciò che desideriamo per noi stessi: dignità, rispetto, felicità". Per monsignor Mogavero è necessario "superare l'idea che la pace giusta non sia possibile e sia solo un traguardo ideale. Superare il senso di impotenza che ci fa dire: non abbiamo la forza, noi individui, di cambiare il destino di paesi e regioni. Armarsi del coraggio della parola e dell'ascolto. Sono questi gli auspici per i 'Dialoghi di Pace' che ci accingiamo ad aprire a Erice, con la coscienza - conclude - che solo gesti coraggiosi possono aiutare il Mediterraneo a ritrovare la sua anima". All'iniziativa parteciperà anche il maggiore Luca Parmitano, che nel trapanese arriverà direttamente da Houston ed inaugurerà la Torretta Pepoli, che diverrà sede di un Osservatorio della pace, luogo privilegiato dal quale lanciare messaggi di fratellanza e nel quale recuperare la dimensione della memoria