“Grazie ad una progettazione di altissima qualità ancora una volta la nostra Amministrazione riesce ad ottenere finanziamenti che non intaccano le casse comunali e che ci consentono di continuare l’opera di risanamento di immobili da anni dimenticati. Essere stati primi nella graduatoria regionale ed aver ottenuto un milione e mezzo di euro per la ristrutturazione dell’ex Carcere mandamentale da destinare a Civic Center è motivo di orgoglio. Con i lavori all’ex Carcere, oltre a restituire alla città di Mazara un eccezionale monumento del patrimonio architettonico in uno dei quartieri del centro storico più antico e caratteristico, i cittadini mazaresi e a quanti soggiorneranno o visiteranno la nostra città potranno usufruire di un ottimale Centro polifunzionale”.
Lo ha dichiarato il Sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, comunicando che il decreto di finanziamento per il progetto di ristrutturazione dell’ex Carcere Mandamentale nel complesso di San Francesco è alla registrazione presso la Corte dei Conti.
“Non appena il decreto sarà registrato – ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio e al Bilancio, Vito Billardello – e la Regione lo notificherà al comune potremmo indire la gara d'appalto. Si tratta di fondi comunitari, ottenuti nell’ambito del Po Fers, erogati dall'assessorato alle infrastrutture per opere pubbliche. Il Comune di Mazara è stato l'unico comune della Provincia di Trapani ad essere ammesso al finanziamento. Ciò evidenzia – ha concluso Billardello - la capacità dell'Amministrazione guidata dal Sindaco Cristaldi di attingere a fondi e contributi a totale carico dello Stato e della comunità europea che consentono al nostro Ente di realizzare importanti opere non pesando sul bilancio comunale”.
Il progetto esecutivo per l’ex carcere, è stato elaborato dall’Arch. Gaspare Bianco della Soprintendenza di Trapani (RUP è il geom. Salvatore Ferrara, dell’ufficio tecnico comunale). La realizzazione del Civic Center consentirà di disporre di un importante spazio all’interno del centro urbano che favorisca e metta in relazione la rete museale, i complessi monumentali e archeologici del centro storico e del porto canale, nell’ottica di uno sviluppo turistico, sociale e culturale con ricadute economiche molto importanti.
Il progetto prevede in particolare:
- lo sgombero dei locali dagli sfabbricidi;
- la demolizione delle superfetazioni quali il muro divisorio del cortile, il vano ingresso ed altri piccoli vani realizzati in epoca recente;
- la rimozione degli intonaci ammalorati dei controsoffitti e delle relative orditure;
- la demolizione dei pavimenti e al rifacimento degli stessi in cotto di tipo artigianale;
- la rimozione e rifacimento degli infissi non recuperabili in legno;
- la revisione delle coperture con la sostituzione degli elementi ammalorati;
- il rifacimento e razionalizzazione del sistema di smaltimento delle acque meteoriche;
- la pavimentazione della corte interna e degli spazi esterni;
- il rifacimento dei servizi igienici e degli impianti elettrici;
- il recupero del portone d’ingresso e delle grate;
- la puntuale eliminazione dei dissesti presenti nelle murature,
- la creazione di un caffè letterario e di un piccolo posto di ristorazione con i relativi arredi.