Si fanno molto stretti i tempi per garantire la permanenza della Ryanair all’aeroporto di Birgi. I 24 Comuni della Provincia di Trapani non hanno ancora rispettato l’accordo di co-marketing sottoscritto negli scorsi mesi tra Airgest, Camera di Commercio e, appunto, i Comuni della Provincia. L’accordo prevede investimenti per circa tre milioni di euro in tre anni per garantire la permanenza della compagnia aerea Ryanair nello scalo trapanese. In pratica, i municipi, con pochissime eccezioni non hanno ancora versato la propria quota.
La scorsa settimana c’è stata una riunione alla Camera di Commercio di Trapani, convocata dal presidente Pino Pace. Al tavolto c’erano i rappresentanti di 13 dei 24 comuni della provincia che dovranno sborsare la somma. Pagamenti che ancora non arrivano, e dovranno arrivare entro settembre. La riunione si è conclusa con i rappresentanti dei comuni presenti che si sono impegnati a far avere i soldi quanto prima. Trapani, Buseto Palizzolo, Erice, Castelvetrano, Custonaci, Castellammare del Golfo, Favignana, Paceco, Pantelleria, Petrosino, Valderice, San Vito Lo Capo e Salemi. Alle amministrazioni locali tocca versare fiori di soldini alla "Airport marketing service limited", la società che cura il marketing della Ryanair. Perchè, sulla carta si parla di marketing. Ma è il gioco a cui stare per far restare la compagnia aerea irlandese a Trapani. Pagamenti spalmati in quatro tranche. Ma ci sono nodi grossissimi nei bilanci dei comuni. Molti devono approvare quello di previsione e non riescono a trovare le somme per sbloccare la situazione. Intanto il Comune di Erice ha deliberato l’erogazione della sua quota: 30 mila euro. C’è da dire, inoltre, che fino ad ora la società di marketing collegata alla Ryanair, a cui dovranno essere versati i soldi, non ha emesso alcuna fattura. Un altro aspetto è quello più prettamente turistico. Perchè negli ultimi mesi la Ryanair ha diminuito i voli su Trapani-Birgi, spostando le sue attenzioni in altri territori. E l’inverno non promette neanche bene. Per questo si è anche rifatta vivo il movimento Turismo & Territorio con una manifestazione, un sit-in, davanti il palazzo della Camera di commercio a Trapani. Gli operatori turistici sono preoccupati per come sta andando la stagione. Si registrano perdite di visitatori del 30.40%, fanno sapere, rispetto allo scorso anno. Chiedono chiarezza sull’accordo di co-marketing, e annunciano proteste ben più insistenti del sit-in davanti la Camera di Commercio. “Siamo pronti a bloccare l’autostrada e il porto di Trapani”, dicono da Turismo & Territorio.
Ma il “patto tra gentilluomini”, come era stato definito alle prime battute quello tra tutti gli enti coinvolti nell’operazione, al momento sembra non reggere molto. Nel frattempo, come dicevamo, Ryanair ha cambiato molte rotte da e per Trapani, e ha cancellato diversi voli. Su questa scelta è critico nei confronti di Ryanair, il sindaco di Erice Giacomo Tranchida: "Non vengono rispettate le reali esigenze del territorio". "Se proprio dobbiamo pagare questo pizzo -dice - che ci lascino almeno la libertà di decidere".
Ma chi non ha ancora pagato? Mancano all'appello, in particolare, i Comuni più rappresentativi che, poi, sono quelli che traggono i benefici maggiori dalla completa operatività dell'aeroporto,come Marsala, Trapani e San Vito Lo Capo. Le quote a carico di ciascun Comune sono: Trapani e Marsala 300 mila euro; Castelvetrano, Favignana, San Vito 160 mila; Castellammare del Golfo, Erice e Mazara 120 mila; Valderice 90 mila; Alcamo 60 mila; Custonaci e Petrosino 45 mila; Calatafimi, Campobello, Paceco, Pantelleria e Salemi 30 mila; Buseto, Gibellina, Partanna e SantaNinfa 20 mila; Poggioreale, Salaparuta e Vita 5 mila.