Si fa tutta in salita la strada per Alberto Di Girolamo, segretario del Pd di Marsala, verso la candidatura a Sindaco. Arrivano infatti fuori dal Pd, da quelli che dovrebbero essere gli alleati nel cartello elettorale di centrosinistra, i primi ostacoli. Ha cominciato il Psi di Nino Oddo che ha chiesto le primarie di coalizione. Il partito socialista, a Marsala, dal punto di vista elettorale, conta pochissimo, dato che non si è mai presentato alle elezioni e non è riuscito neanche ad eleggere l'unica candidata, Fanny Montalto, che era "ospite" del Pd nel 2012. Ma Oddo è uno che lavora molto sugli acquisti, e nel tempo ha acquisito ben tre consiglieri comunali, tra i quali l'ex assessore di Giulia Adamo, Oreste Alagna. La richiesta di primarie del Psi, dunque, nasce dalla voglia di aprire la strada ad un candidato che sia possibile espressione anche di Oddo e soci. Ma la bordata più dura nei confronti di Alberto Di Girolamo arriva da Paolo Ruggirello, deputato all'Ars e leader di Articolo 4, formazione che raccoglie una serie di deputati che prima erano all'opposizione e adesso sono invece tutti nella maggioranza di Crocetta. Alle ultime elezioni europee Articolo 4 ha fatto campagna elettorale con il Pd, dove aveva candidato la giornalista, poi eletta, Michela Giuffrida. Ruggirello parte proprio da questo dato, per ricordare a Di Girolamo che nel 40% del Pd, preso a Marsala alle Europee, ci sono anche i voti del Psi, di Articolo 4 e degli elettori che hanno seguito le indicazioni di Giulia Adamo (che faceva votare per l'ex Sindaco di Agrigento Zambuto). Quindi è un dato di coalizione, quel 40%, mica di un solo partito e Di Girolamo - secondo Ruggirello - deve rientrare nei ranghi. Ci vuole "discrezione" per usare le parole del deputato. Il segnale è chiaro, perchè è la ripetizione di uno schema già avvenuto a Marsala nel 2012: il tavolo dove si deciderà il prossimo candidato Sindaco del centrosinistra (ma si può chiamare ancora così?) di Marsala non lo gestisce il partito locale. "Io non parlo con te, parlo con Davide Faraone", scrive neanche tanto tra le righe Ruggirello rivolto a Di Girolamo. Il tavolo - dicevamo - non è a Marsala, ma a Palermo. Come nel 2012, quando la candidatura di Giulia Adamo fu decisa a Palermo da Baldo Gucciardi, anche ora potrebbe decidersi a Palermo il candidato del Pd di Marsala alle elezioni. Anche questa volta senza le primarie. E tutti gli indizi portano ad Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale. Primo, perchè è uomo di fiducia di Ruggirello. Secondo, perchè Ruggirello non avrebbe avuto motivo di intervenire così duramente nei confronti di Di Girolamo senza avere una "cartuccia" pronta. Terzo, perchè l'ex Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, era data vicinissima ad Articolo 4, subito dopo le elezioni europee, tra i mugugni dello stesso Sturiano: quindi se il Sindaco uscente di Marsala era in qualche modo di Articolo 4, perchè, negli equilibri regionali, non lo deve essere anche il successivo?
Il fatto è che Alberto Di Girolamo sembra essere sempre più isolato dai vertici del Pd e della coalizione. Anche l'altro tavolo, quello che punta alla candidatura di Nicola Fici, capogruppo del Pd al consiglio comunale, è, secondo i ben informati (ma chissà quante voci sentiremo da qua alle elezioni....) un bluff. In realtà, dicono i più "scafati" della politica marsalese, anche per il gruppo che fa riunioni estive in questi giorni per Fici il candidato è Sturiano. E Fici, allora? Per lui è pronta la segreteria del partito di Marsala, una volta portata a termine la manovra di isolamento di Di Girolamo.
Il segretario dal canto suo, non sta a guardare. Gioca le sua carte, lavora già ad una sua lista civica, ed è pronto a convocare il tavolo delle primare. Con quali regole è ancora tutto da vedere.