Calano le auto di servizio degli uffici pubblici in Sicilia, addirittura del 42,2 per cento in due anni e mezzo. Ma l’Isola resta maglia nera per numero di vetture al servizio della politica, le cosiddette auto blu, simbolo del potere pubblico, in tempi di crisi additate sempre più come uno spreco. Queste vetture, invece, a livello nazionale si sono ridotte di circa il 30 per cento nel giro di poco più di due anni e mezzo. Un terzo in meno, quindi, da quando nel 2010 Renato Brunetta, allora ministro della Funzione Pubblica, lanciò l’operazione di ridimensionamento del parco auto della pubblica amministrazione. Passando dalle percentuali alle cifre, sono state eliminate 2.851 vetture «versione lusso»: in media oltre mille auto in meno ogni anno.
Nel dettaglio, la Regione più virtuosa, che ha registrato il ribasso più forte di auto di servizio, è stata l’Emilia Romagna (-48,5%), seguita dal Lazio (-45,3%) e dalla Sicilia (-42,2%). I dati tengono conto però dell’intero parco auto di tutti gli uffici pubblici. Per quanto riguarda invece le sole auto blu, cioè le vetture assegnate alla dirigenza delle amministrazioni e degli uffici di diretta collaborazione delle cariche politiche, la Sicilia resta maglia nera con 734 auto blu assegnate.