Come avevamo anticipato, continua la strategia di Ryanair di alleggerimento della sua presenza a Birgi, a favore di altri scali ormai ritenuti strategici in Sicilia, come Comiso e Palermo. Ryanair ha iniziato a mettere on line sul proprio sito tutte le rotte per la Summer 2015 e ancora una volta Trapani risulta penalizzata. Mentre sul nuovo scalo di Comiso vengono riconfermate 6 rotte su sette, l’aeroporto di Birgi ne perde altre sei.
All’aeroporto di Trapani, infatti, Ryanair conferma i voli per Ancona, Bologna, Bratislava, Bruxelles-Charleroi, Cracovia, Cuneo, Eindhoven, Francoforte-Hahn, Genova, Karlsruhe-Baden, Kaunas, Malta, Memmingen, Milano-Bergamo, Parigi-Beauvais, Parma, Pisa, Roma-Ciampino, Torino, Trieste, Treviso e Varsavia-Modlin. Al momento dunque risultano cancellati i collegamenti per Cagliari, Girona Barcellona, Goteborg, Maastricht, Manchester e Perugia.
Su Comiso, invece, ad oggi risultano confermate, con variazioni dei giorni in cui le rotte verranno operate, le tratte per Dublino, Londra Stansted (si volerà il venerdì e il lunedì), Roma Ciampino (che rimarrà giornaliero), Pisa (rimarrà quadrisettimanale con voli il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica), Bruxelles Charleroi (si volerà il lunedì e il venerdì) e Francoforte Hahn (si volerà il mercoledì e la domenica).
Il neonato aeroporto "Pio La Torre" di Comiso, in un anno di vita ha superato i centocinquanta mila passeggeri e nei primi mesi del 2014 sono stati già novanta mila. A Catania, l'aeroporto di Fontanarossa registra un costante aumento di passeggeri sia nazionali che provenienti dalle rotte internazionali. Anche l'aeroporto 'Falcone-Borsellino' di Palermo ha avuto una crescita, ma solamente di passeggeri nazionali. Trapani registra invece una costante riduzione del traffico aereo sia nazionale che internazionale.
Già da qualche mese avevamo denunciato i preoccupanti segnali da Trapani. Le inadempienze di molti comuni verso Ryanair stanno o per provocare uno stop, od almeno un improvviso rallentamento, dell'attività degli irlandesi sullo scalo. Della vicenda si sta interessando anche il prefetto di Trapani, ma se i comuni non metteranno mano al portafoglio, la crisi potrebbe esplodere. Anche perchè, come sappiamo bene, Ryanair ben difficilmente fa sconti a qualcuno...
Solo 4 Sindaci, a Luglio, avevano già versato le quote che erano state stabilite di comune accordo per non fare andare via Ryanair da Trapani e mantenere vivo l'aeroporto "Vincenzo Florio". E adesso che i passeggeri a Birgi cominciano a calare, perchè Ryanair sembra si stia gradualmente attrezzando per lasciare Trapani, si scopre che in realtà i Comuni devono in gran parte ancora tutti i soldi. Solo la Camera di Commercio (che è l'ente che fa cabina di regia del progetto ed ha in carico una quota di 300 mila euro) e i Comuni di Favignana, Erice, Buseto Palizzolo e Paceco hanno versato l'acconto del 25% della propria quota sulla base dell'accordo di comarketing sottoscritto negli scorsi mesi tra Airgest, Ente camerale e i 24 Comuni della provincia finalizzato a garantire l'operatività di Ryanair nell'aeroporto di Birgi.
L'unica reazione finora, rispetto alle decisioni di Ryanair, è quella del Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida:
Indignazione e stupore non trovano limiti, per il comportamento "speculativo" della compagnia irlandese, che di fatto penalizza in maniera assai critica l'economia turistica della ns provincia, financo sostenuta dal mio Comune attraverso azioni di co-marketing promosse dalla CCIAA di Trapani. Ritengo responsabile di tanto ed ulteriore strabica e faziosa visione dello sviluppo dell'economia turistica della nostra Provincia, in favore della Sicilia occidentale, non tanto l'attuale Presidente di Airgest dr Castiglione (irreperibile ai telefonini), ma direttamente il Presidente della Regione Crocetta quale socio di maggioranza di Airgest, nonchè tutte le forze politiche di governo, per cominciare dai parlamentari regionali del trapanese, a sostegno del Presidente Crocetta, che evidentemente altrove guarda con favore per lo sviluppo socio-economico siciliano.
Non solo dunque una mancata strategia di governante promo-turistica siciliana, capace di negoziare con la compagnia irlandese non solo il "pizzo" pubblico x il co-marketing, ma anche le tratte di collegamento più favorevoli per un turismo disponibile a spendere nel nostre territorio, ma, oggi, financo la "correità " politica che mira alla chiusura dello scalo aeroportuale turistico trapanese e dunque dell'economia su cui hanno puntato migliaia di famiglie per favorire un pezzo di pane e di futuro per i propri figli. Se questa e' la "rivoluzione", non hanno torto tanti che sempre più a voce alta continuano a dire che si stava meglio quando ci stava di peggio...
Credo si profili un'autunno caldo ove non possono sfuggire dalle responsabilità di governo protagonisti e comprimari del saccheggio palermitano e crocettiano a questa nostra terra. Diventa sempre più impellente, pertanto, che forze e movimenti politici, economici ed imprenditoriali, sociali e culturali, facciano fronte comune all'appello giorni fa lanciato per costruire una lobby sociale a tutela delle nostre comunità e delle infrastrutturazioni socio-economiche e sociali più importanti: Aeroporto, Porto, Ospedali/Radioterapia, Acqua e Fondi europei persi da questa Regione, che meriterebbe per davvero di "cambiare verso" di Renziana memoria, commissariandola, altro che autonomia dagli effetti politici pseudo-delinquenziali.