In una lettera aperta inviata, tra gli altri, alla presidenza del consiglio dei ministri, il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, interviene per denunciare l'abbandono delle infrastrutture del nostro territorio, cominciando dal porto di Trapani. Il Nuovo Consorzio del Porto ha denunciato che dal 15 luglio le attività di vigilanza e di controllo veterinario del Posto di ispezione frontaliera, nella vecchia sede della Stazione marittima, sono state state sospese da parte del Ministero della Salute. Tranchida aggiunge che "alcuni operatori locali, in sostituzione delle autorità competenti, hanno provveduto a proprie spese ad allestire un nuovo Pif in linea con le direttive europee, in nuovi locali presso la banchina Isolella. E sebbene oggi i locali siano pronti per essere consegnati al Ministero, che dovrà, almeno questo, provvedere ai contratti per gli allacci alle reti idriche, fognarie, elettriche e telefoniche nulla ancora è stato fatto". "Un'altra mortificazione - scrive Tranchida- che si si aggiunge a quelle dei migranti, dei pochi imprenditori che creano lavoro, per non parlare dei viaggi disperati per la salute dei nostri ammalati o dei turisti trasportati da Rynair negli aeroporti della Sicilia orientale, graditi alla politica rivoluzionaria dell'attuale governatore"."Ci dispiacerebbe pensare - conclude Tranchida - che in tutto ciò possa esserci una precisa strategia politico-commerciale che intende penalizzare il territorio rendendo i cittadini che ci vivono sempre più dipendenti da scelte palermocentriche".