– “Abbiamo sempre ritenuto i nostri assistiti non colpevoli”, dice l’avvocato Giuseppe Pesce, difensore dei cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino, accusati e già condannati all’ergastolo in appello per la strage della famiglia Cottarelli, avvenuta a Brescia il 28 agosto del 2006 con una sentenza oggi annullata dalla Corte di Cassazione che ha disposto un nuovo giudizio di secondo grado, il terzo in questa vicenda, che si celebrerà a Milano.
Giuseppe Pesce tiene a precisare di non voler commentare la pronuncia della Suprema Corte. Solo, ricorda “abbiamo come difensori da sempre ritenuto di avere buone ragioni” per sostenere l’innocenza dei Marino. Del resto, si riserva come ultimo giudizio, “questo ennesimo nuovo annullamento rappresenta non la prima, ma la terza decisione favorevole” emessa nei confronti degli imputati.