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28/10/2014 06:20:00

Sicurezza stradale. In provincia di Trapani calano gli incidenti, ma non i morti. I dati

Se in Sicilia in dieci anni è calato di molto il numero dei morti per incidenti stradali, in provincia di Trapani il dato è diverso. Sono diminuiti gli incidenti, ma il numero delle vittime della strada rimane comunque alto: 30 nel 2012.

Il dato arriva dalo studio dell’Istat sulla sicurezza stradale in Sicilia. Uno studio che fotografa la situazione delle strade in Sicilia, che traccia anche linee guida per migliorare la sicurezza delle strade. Uno dei casi esempio presi dall’Istat arriva proprio dalla provincia di Trapani, dal piccolo comune di Partanna dove nell’arco temporale 1997-2001 è stato rilevato un tasso medio annuo di incidenti pari ad 2,2 mentre l’indicatore relativo ai feriti si è attestato al 3,4. Negli anni 2009 e 2010 si sono verificati solo due incidenti ed altrettanti feriti, con conseguente dimezzamento del tasso medio annuo di incidenti ed una riduzione ancora più marcata del tasso medio annuo di feriti. Nei tre anni seguenti la realizzazione degli interventi, il beneficio economico ammontava a 198.474 euro, ben maggiore dell’importo dei lavori per la costruzione delle tre rotatorie, pari ad 175.451,22 euro. In definitiva, in soli tre anni l’investimento pubblico è stato integralmente bilanciato dai benefici derivanti dai mancati costi sociali per incidentalità. Due casi che suggeriscono che investire sulle strade per una viabilità più sicura conviene anche economicamente.

La provincia di Trapani è attraversata da 1.311 km di strade, tra cui 124 km di autostrade, 332 km di strade di interesse nazionale, 849 km di strade provinciali, più 6 km di strade da classificare. Pià tutte le vie urbane impossibili da contare.


Gli statistici hanno analizzato i numeri degli incidenti stradali dal 2001 al 2012 in provincia i Trapani.
Nel 2012 nelle strade trapanesi ci sono stati 1.196 incidenti. E’ il 46,7% in meno rispetto al dato del 2001.
Dimnuiscono gli incidenti, calano anche i feriti (da 3.098 nel 2001 a1.800 nel 2012, - 41,9 per cento), ma non c’è stata nessuna riduzione nei decessi. Si passa a 30 morti per incidenti stradali (+3,4 per cento), un incremento in controtendenza rispetto alla media regionale (- 40,3 per cento); il numero più basso di eventi mortali si registra nel 2010, anno in cui si contano 20 casi.
 

 


In sostanza, evidenzia l’Istat, in provincia di Trapani, sono diminuiti gli incidenti, ma è aumentata la loro gravità. L’indice di mortalità mostra una propensione alla crescita, a differenza del dato regionale che è in diminuzione. Nel 2011 si è registrato il tasso di mortalità più alto, con 2,6 decessi ogni 100 incidenti. Dato che cala ma di poco nel 2012, come mostra il grafico.
 

L’Unione europea aveva fissato la diminuzione del 50% dei morti per incidenti stradali entro il 2010. Un risultato che non è stato raggiunto in provincia di Trapani, che tra il 2001 e il 2010 ha avuto un calo del 31%. Nel confronto tra il 2001 e il 2012, il dato risulta in controtendenza, con un incremento del 3,4 per cento delle vittime della strada, diversamente da quanto si osserva nel complesso regionale in cui il dato continua a diminuire (-40,3 per cento).

Fuori dalle città gli incidenti più gravi.
Dei 1.196 incidenti avvenuti nel 2012 sulle strade della provincia di Trapani, ben 1.036 (pari all’86,6 per cento del totale) sono in città. Gli incidenti avvenuti in ambito urbano hanno causato 17 morti (il 56,7 per cento del totale) e 1.519 feriti (l’84,4 per cento del totale).
Seguono le altre strade: statali, provinciali, extraurbane e regionali, in cui sono avvenuti 104 incidenti (l’8,7 per cento del totale), con 9 morti (il 30 per cento del totale) e 186 feriti (il 10,3 per cento del totale). Ma è nelle arterie extraurbane che si verificano gli incidenti più gravi. La media è di 8,7 decessi ogni 100 incidenti. Nelle autostrade invece si contano 7,1 morti ogni 100 incidenti. A livello regionale, l’indice di mortalità risulta più alto per gli incidenti avvenuti sulle altre strade (6,4).
 

In primavera aumentano gli incidenti.
E’ la primavera la stagione più “incidentata” dell’anno in provincia di Trapani. Il picco si ha nel mese di maggio, con 128 sinistri, seguito da 121 casi rilevati a giugno.Sempre in questi mesi, oltre che in febbraio e aprile, si evidenzia il valore più elevato di media giornaliera pari a 4 incidenti. Il maggior numero di decessi sulle strade trapanesi si registra sempre a maggio e giugno, in cui si contano 5 morti per mese. Maggio e febbraio sono i mesi in cui si sono registrati più feriti: rispettivamente 195 e 183 infortunati. A giugno l’indice di mortalità ha raggiunto il valore più elevato pari a 4,1 decessi ogni 100 incidenti, seguito dal mese di maggio (3,9). Anche l’indice di gravità risulta maggiore a giugno, con 2,7 decessi ogni 100 infortunati, seguito dai mesi di
aprile e maggio (2,5). Sempre secondo i dati raccolti dall’Istat, e che si riferiscono al 2012, il mese di luglio non ha avuto decessi. Mentre è il giovedì il giorno in cui si sono concentrati più sinistri (200) e feriti (351), rispettivamente il 16,7 per cento e il 16,2 per cento del totale.
Venerdì e Domenica sono i giorni in cui si sono registrati più decessi, in entrambi i casi pari a 7 che complessivamente sul totale pesano il 46 per cento.



La domenica è il giorno in cui sia l’indice di mortalità sia quello di gravità schizzano. Sono 5,8 morti e 175,8 feriti ogni 100 sinistri. L’indice di mortalità scende al valore minimo di 0,5 decessi ogni 100 incidenti nella giornata di giovedì, quello di lesività invece è più basso il mercoledì (134,6).Per gli orari, avvengono più incidenti nelle fasce in cui i c’è maggior traffico, quindi alle 9 del mattino, tra le 13 e le 14, e dalle 17 alle 20. C’è da dire che questi incidenti sono di scarsa gravità, legati a fretta e distrazione. Tant’è che l’indice di mortalità è basso. Gli incidenti più gravi avvengono invece nelle ore notturne, nelle quali l’indicatore assume valori molto elevati, con un picco alle ore 5 (17,6 decessi ogni 100 sinistri). Il più alto indice di lesività si raggiunge invece alle 23, con 256 infortunati ogni 100 incidenti.


Le principali tipologie di incidenti, le cause e le persone coinvolte
La maggior parte degli incidenti che si sono verificati nel 2012 nelle strade trapanesi sono stati scontri tra due o più veicoli (76,1 %). E’ più frequente che ci siano scontri frontali-laterali (40,8%) e questo tipo incidenti è il più pericolosoperchè ha determinato la metà dei feriti e la maggior percentuale di decessi. Sono diminuiti gli incidenti tra veicoli, aumentati lievemente quelli “autonomi”, l’auto che sbanda e sbatte senza coinvolgere nessun altro, ad esempio. Ma sono anche aumentati, e di tanto, gli incidenti che coinvolgono persone a piedi (+28,2%) e che hanno fatto 3 vittime. I morti sulle strade trapanesi sono stati maggiormente ultrasessantacinquenni (il 36,7 per cento del totale). Seguono le persone in età compresa tra i 30 e i 44 anni (33,3 per cento). Gli infortun sono soprattuto tra i giovani nella fascia 18-29 anni. Principalmente sono i conducenti dei veicoli a riportare danni fisici a seguito degli incidenti.

Gli incidenti nei comuni
Esclusa la città di Trapani, capoluogo di provincia, l’Istat ha evidenziato che il maggior numero di incidenti, persone decedute e infortunate sia avvenuto nei grandi comuni (con oltre 20.000 abitanti), in cui si registrano 507 sinistri, 16 decessi e 778 feriti, che rappresentano
da soli circa la metà dei casi rilevati a livello provinciale.

 

Nella città di Trapani si concentra il 36,6 per cento degli incidenti della provincia, anche se in generale risultano di scarsa gravità, con una incidenza di decessi sul totale provinciale del 16,7 per cento. Nel 2012, però, rispetto all’anno prima sono diminuiti gli incidenti e i feriti nei comuni con otre 20 mila abitanti: -26% per gli incidenti, -31,5% per i feriti. Nei comuni tra i 10 mila e i 20 mila abitanti invece si è registrato un +35,7 per cento di sinistri e +41,2 per cento di feriti.

A livello provinciale è stato calcolato un generale calo dei decessi (-11,8 per cento). Tra il 2011 e il 2012 l’indice di mortalità risulta in aumento solo nei comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti e nel comune capoluogo mentre nelle altre tipologie comunali si assiste a una generale diminuzione. L’indice di lesività è più alto nei comuni tra i 5 mila e i 10 mila abitanti: 193,8 feriti ogni 100 incidenti. Nella città di Trapani sono stati 140 i feriti ogni 100 incidenti. Cresce il tasso di lesività nei comuni fino a 20 mila abitanti, rispetto al 2011.

 

Questa la mappa sulla Sicilia occidentali per numero di incidenti.