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02/11/2014 15:25:00

Alcamo, l'ex impiegato del Comune Spinò assolto dall'accusa di calunnia e diffamazione

 Alla fine ha avuto ragione lui. L'ex impiegato del Comune di Alcamo Antonio Spinò, 65 anni, è stato assolto dall'accusa di calunnia e di diffamazione dal tribunale di Trapani, terminando così il lungo braccio di ferro con il Comune, anzi, con cinque dirigenti e l'ex Sindaco Giacomo Scala. La sentenza è stata emessa  «perché il fatto non sussiste» per la calunnia, perché «il fatto non costituisce reato», per la diffamazione. Spinò, assistito dall'avv. Giuseppe Benenati, aveva presentato quattro esposti nei confronti dei dirigenti Francesca Chirchirillo, Antonio Renda, Cristofaro Ricupati e Sebastino Luppino e nei confronti di Scala, tutti costituitisi parte civile così come il Comune. L'ex impiegato dell'Ufficio tecnico lamentava una serie di ingiustizie tanto che cinque anni anni fa presentò una denuncia per mobbing nei confronti del Comune che in primo grado venne condannato a pagare 30 mila euro. La Corte d'appello escluse il mobbing rideterminando l'ammontare e Spinò dovrà restituire 13 mila euro. 

Circa il processo in questione, secondo l'accusa Spinò, con una serie di esposti inoltrati tra il 14 settembre e il 17 ottobre 2012, a varie autorità ed istituzioni avrebbe falsamente accusato ed offeso l’ex sindaco e altri funzionari, ritenendoli responsabili a vario titolo di abuso d’ufficio, peculato ed omessa denuncia. L’ex sindaco Scala avrebbe rappresentato alla Procura i notevoli problemi ancha he sul piano politico che gli avrebbero causato gli esposti di Spinò, considerati calunniosi e diffamatori. Ma, come dicevamo, alla fine "il fatto non sussiste".