16,00 - Tutto rinviato al 17 Novembre. Non c'è stata oggi la ratifica dell'aumento di capitale, all'assemblea dei soci Airgest, perchè la Regione Siciliana, chiamata al versamento più cospicuo (detiene quasi la metà delle quote) si trova al momento senza una giunta in carica. Quindi Rosario Crocetta, il presidente, ha individuato il capitolo di spesa, e pare che i soldi ci siano, ma la decisione necessiterebbe di un passaggio in giunta dopo che gli assessori, definiti in questi giorni, avranno prestato giuramento venerdì prossimo. La scelta di sottoscrivere l’aumento di capitale – pur a fronte dell’intenzione confermata di cedere il pacchetto detenuto in mani pubbliche ai privati – dovrebbe consentire alla Regione di determinare le linee guida nella futura gestione dello scalo. Tra le partecipazioni societarie detenute dalla Regione, infatti, Airgest rientra in quelle ritenute “non strategiche” e, quindi, da cedere. Dall’altra parte del tavolo siede Infrastrutture Sicilia, conglomerata di Corporation America, società leader del settore, con partecipazioni in 51 aeroporti nel mondo, che già detiene il 35 per cento circa del pacchetto azionario di Airgest. La società mira a creare un unico polo aeroportuale della Sicilia occidentale, legando i destini degli scali di Trapani e Palermo, da mettere in sinergia con gli altri due poli che la società detiene in Puglia e in Toscana.
07,00 - Si riuniscono oggi i soci dell'Airgest, la società mista con capitale pubblico e privato che gestisce l'aeroporto di Trapani Birgi. Obiettivo è ratificare l'aumento di capitale, per permettere all'aeroporto di affrontare il momento difficile che sta vivendo, dovuto soprattutto al modo balbettante con cui i Comuni stanno onorando gli impegni che avevano preso per mantenere il rapporto tra lo scalo e Ryanair. E' per questo che lo sforzo finanziario sarà notevole, è stato concordato nella precedente riunione che oggi l'assemblea straordinaria rarificherà un aumento di capitale da sette milioni di euro, per sostenere gli investimenti sull'aeroporto. Attualmente Airgest spende 3 milioni e 400 mila euro l'anno per Ryanair - in base al contratto con la società controllata, l'AMS - e altri due milioni di euro dovranno metterli i comuni, dai 160.000 euro di San Vito Lo Capo ("Abbiamo già versato la prima rata di 40.000 euro" dichiara il Sindaco Matteo Rizzo), ai 300.000 di Trapani e Marsala, con il Sindaco Damiano e il commissario Bologna che hanno confermato l'impegno inserendo la spesa in bilancio. Alla vigilia dell'appuntamento di oggi sono accadute diverse cose. I sindaci si sono riuniti, presso la Camera di Commercio, per fare il punto sull'accordo, insieme al Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, ed al Presidente di Airgest Salvatore Castiglione. Il presidente Pace ha ribadito la necessità di rispettare l’accordo. "Dobbiamo andare avanti, non possiamo perdere questo treno”, ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Trapani. Durante la riunione sono stati affrontati diversi argomenti, a partire dalle strategie di promozione del territorio da attuare, il miglioramento della la mobilità in provincia di Trapani per l’aeroporto di Birgi e la necessità di coinvolgere gli operatori turistici e gli albergatori. Di aeroporto si è parlato poi un una riunione straordinaria e aperta del consiglio comunale di Trapani. «Da quando la Regione è entrata nell'asset societario - ha detto il presidente di Airgest Castiglione - ho notato che il nostro socio privato (il gruppo capeggiato dall'imprenditore armeno-argentino Eduardo Eurnekian) si è parecchio indispettito e c'è stato qualche momento difficile. Poi, contestualmente all'investimento della Regione, non abbiamo mai percepito una manovra di rilancio».
«Abbiamo varato un nuovo piano di investimenti con cui rifaremo la pista cementaria per consentire l'atterraggio di aereomobili piu grandi. Si tratta di 3,5 milioni di euro – continua Castiglione - che verranno impiegati. Io ritengo che la nostra posizione non sia delle peggiori. Per quanto riguarda i traffici aerei stiamo rispettando le previsioni. Attualmente siamo ad un 1 milione e 350 mila passeggeri, a fronte di una previsione iniziale di 1 milione e mezzo. Sono certo che questi dati verranno valutati in termini di posizione contrattuale». E' stato raggiunto un accordo con la Wizz Air che per 5 anni collegherà l'aeroporto di Birgi con l'Est Europa. Secondo i ben informati l'intesa costerà 1 milione di euro all'anno.
I sindaci, infine, si sono rivisti un'altra volta, questa volta convocati dal primo cittadino di Trapani, Vito Damiano. Chiedono di porter partecipare all'assemblea di oggi, dove, ricordiamo, la Regione, con oltre il 49% delle quote, e l'ente camerale con quasi il 2%, rappresentano la parte pubblica e maggioritaria dell'Airgest. I sindaci vogliono capire quale sarà il futuro dello scalo trapanese e denunciano di non avere mai avuto una risposta chiara né dalla Regione, né dal Libero Consorzio Comunale di Trapani. «Tutti i sindaci - si legge nella nota ufficiale del Comune di Trapani diramata alla fine dell'incontro- hanno manifestato la volontà di poter incidere sulla politica di sviluppo dello scalo in termini di definizione delle tratte, della scelta delle compagnie e d'incremento del numero di passeggeri, elementi questi fondamentali per lo sviluppo socio-economico del territorio».
GUCCIARDI. "La Regione Siciliana intende fare la propria parte anche nell'aumento del capitale sociale di Airgest. Dopo l'acquisto delle quote dell'Airgest, fondamentale per la salvaguardia dell'aeroporto di Birgi, il presidente della Regione Rosario Crocetta intende continuare a sostenere lo scalo aeroportuale consentendo anche, fra l'altro, di fruire del'importantissimo finanziamento di circa dieci milioni di euro indispensabile per l'ampliamento e lo sviluppo dell'aeroporto stesso". Lo dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo parlamentare del Partito Democratico all'ARS, esprimendo la propria soddisfazione sulla volontà della Presidenza della Regione di sostenere ancora il consolidamento e lo sviluppo dello scalo aeroportuale di Birgi.
"L'aeroporto di Birgi - conclude Gucciardi - rappresenta una struttura strategica per le prospettive economiche non solo della provincia di Trapani ma dell'intera Sicilia occidentale. E la Regione Siciliana ne ha piena consapevolezza".