E' stanca delle voci che girano intorno al Pd di Marsala, Antonella Milazzo. Il deputato regionale, passata la bufera palermitana che ha portato al Crocetta - ter, ha preso in mano la situazione politica locale. I democratici sono attesi dalle elezioni a Maggio per la nuova amministrazione di Marsala. Avendo preso il 40% in città, rappresentando l'unico partito attivo in zona organizzato sul territorio, il pallino è in mano loro. Possono solo perdere. Alberto Di Girolamo, segretario cittadino, ha da tempo avanzato la sua candidatura. E ogni giorno girano voci di imboscate, riunioni segrete, cartelli trasversali. Proprio Milazzo, qualche settimana fa era intervenuta per dire che "Alberto Di Girolamo è un ottimo candidato sindaco, ma come lui ce ne potrebbero essere altri nel partito", lasciando intendere che la discussione interna al PD era ancora tutta da fare, e che altri piani alternativi erano pronti, dal lancio del giovane Nicola Fici, capogruppo del Pd in consiglio comunale, fino a ipotesi più suggestive, che portavano al presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano (Articolo 4) o al corteggiamento dell'ex Sindaco Salvatore Lombardo. "Sono stanca di questi gossip ricorrenti - dichiara Antonella Milazzo - e di tutte queste voci in città su candidature e alleanze. Per me il punto di partenza è Alberto Di Girolamo, segretario che noi abbiamo voluto e sostenuto. Da lì si parte". Insomma, per Milazzo il candidato è Di Girolamo, da lì poi "si può ragionare su programma, alleanze, strategie, ma - precisa Milazzo - il punto fermo è Di Girolamo". Come mai questo passo avanti di Milazzo? "Si parte da Di Girolamo, poi, chi vuole si faccia avanti, e ne parleremo apertamente, ma basta nascondersi. Di Girolamo - continua il deputato - ha avuto la franchezza di essere subito in campo e disponibile. Chi vuole candidarsi lo dica, così come siamo pronti a discutere di alleanze e metodo, anche di primarie. Ma basta il gossip. Che ognuno dica quello che vuole fare, noi partiamo da Di Girolamo".
L'endorsement di Antonella Milazzo, che rappresenta un'importante fetta del Pd nel territorio provinciale, è un punto a favore di Di Girolamo, che, chiaramente, è ancora all'inizio di una partita lunghissima. Resta sempre sul campo la possibile candidatura di Vincenzo Sturiano, ma il presidente del consiglio comunale deve fare prima i conti con la spaccatura a livello regionale del suo partito, Articolo 4. E mentre i socialisti, per bocca di Michele Gandolfo, rinnovano la fiducia a Di Girolamo, starebbe lavorando per lui anche Massimo Grillo. L'ex deputato proporrà alla città ancora una volta, come fatto nel 2007 e nel 2012, una sua lista civica, con la speranza di avere ancora due o tre consiglieri, e chiederà di apparentarsi con il centrosinistra, e dunque con Di Girolamo. Grillo ha anche rifiutato la proposta del suo amico Mimmo Turano di fare una lista unica con l'Udc, alla quale sta lavorando Giovanni Sinacori. Anche l'Udc potrebbe fare parte della coalizione di Di Girolamo. Insomma, sono in tanti a voler puntare sul segretario del Pd, ma ci sono da vincere le resistenze del diretto interessato che, pur vantando buoni rapporti con quasi tutti i protagonisti della scena politica marsalese, ha sempre in mente lo schema del Pd solitario alle urne con una o due liste civiche a fare da supporto, più che di una coalizione composta da tante sigle.
Smentisce ancora una volta una sua possibile candidatura l'ex Sindaco di Marsala, Renzo Carini: "Non nascondo che ogni giorno ricevo richieste da ogni parte, anche le più impensabili. Ma, proprio per non creare aspettative, ribadisco che la cosa non mi interessa. Apprezzo la simpatia e l'interesse nei miei confronti, ma al momento voglio solo essere ricordato per un amministratore bravo ed onesto".