“Nessuna incompatibilità”. Questo dicono i consiglieri comunali di Marsala dopo il sopralluogo nell’area in cui dovrebbe sorgere un nuovo impianto di compostaggio di rifiuti, in contrada Giachitello, nella periferia est della città. Il progetto è della Vivai del Sole, ed è in discussione in conferenza di servizi all’Assessorato Regionale Pubblica utilità a Palermo. Un progetto che viene discusso anche in consiglio comunale, perchè per il via libera, a Sala delle Lapidi dovrebbero approvare una variante urbanistica dell’area, che in questo momento è classificata come “verde agricolo”. Alcuni consiglieri però avevano sollevato la questione di una sorta di incompatibilità, perchè il nuovo impianto sorgerebbe non molto distante da quello della Sicilfert. E c’è la preoccupazione che sia troppo vicino al centro abitato, e che una concentrazione simile possa creare guai ambientali. Altri invece vedono positivamente un nuovo impianto, che servirebbe anche a creare più concorrenza e un abbassamento di prezzi.
L’impianto. Il progetto presentato dalla Vivai del Sole riguarda un impianto di compostaggio di rifiuti pericolosi e non pericolosi per le operazioni r3, r4 e r13. Ossia il “Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche)”, il “Riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici” e la messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni che riguardano l’”utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia e la rigenerazione/recupero di solventi (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti”. Queste le caratteristiche di un impianto che una volta creato sarebbe diretto concorrente della Sicilfert che, in provincia di Trapani, opera praticamente in regime di monopolio nel trattamento dei rifiuti organici da cui deriva il compost fertilizzante.
La Vivai del Sole ha sede legale in contrada Bosco a Marsala, con impianti a Rilievo e Ferla. L’azienda si occupa di giardinaggio, vendita e produzione florovivaistica, arredamento spazi esterni e manutenzione di aree verdi. Si occupa anche di smaltimento e riutilizzo di materiale “verde”. Tant’è che il Comune di Marsala, nei mesi scorsi, si è affidato all’azienda per smaltire quanto raccolto dai lavori di scerbatura del verde pubblico.
Adesso il progetto attende l’ok dal consiglio comunale alla variante urbanistica e l’esito della conferenza di servizi.
La Sicilfert però non ci sta. Non vuole concorrenza e contesta, con tanto di nota scritta inviata alla Regione, consiglio comunale e Commissario straordinario, alcuni punti del progetto. Come quello relativo al tonnellaggio dei rifiuti in provincia di Trapani, all’assenza di impianti di compostaggio, e all’utilità di un altro impianto. Per la Sicilfert la “realizzazione dell’impianto oggetto dell’istanza della Vivai del Sole, allora, risulta assolutamente illogica e slegata dagli obiettivi di gestione dei rifiuti perseguiti dalla Regione Siciliana in quanto andrebbe a concretizzarsi la realizzazione di un impianto inutile rispetto alle esigenze, recente e future, del bacino di utenza di cui si intenderebbe attingere” . Come dire, “ci siamo già noi”. Per l’azienda di contrada Maimone- al centro di un’inchiesta della Dda di Palermo su un giro di false dichiarazioni, corruzioni, e voto discambio che vede coinvolti anche gli ex vertici di Ato e Aimeri -“si concretizzerebbe, all’interno del territorio del medesimo comune di Marsala, una illogica ed inutile concentrazione di impianti di compostaggio, i quali, pur in maniera assai limitata rispetto ad una discarica o altre tipologie di sistemi di smaltimento dei rifiuti (inceneritori etc), integrano comunque potenziale fonte di rischio ecologico, ed incidono sull’ambiente circostante e sull’amenità dei luoghi”. E’ curioso che venga tirato fuori il rischio ecologico da una azienda più volte sotto indagine per inquinamento ambientale.
L’impianto della Vivai del Sole dovrebbe nascere a circa 3 chilometri di distanza dalla Sicilfert, abbastanza da poter individuare, in caso in sversamento e inquinamento, il responsabile. Ma l’azienda che insiste vicino il lago Maimone rilancia: “Stiamo facendo notevoli investimenti per offrire una migliore qualità del servizio offerto e per un ulteriore risparmio”. La nota è stata inviata anche al consiglio comunale di Marsala e al Commissario straordinario.
Consiglio comunale che adesso dovrà decidere il da farsi. Se approvare o meno la variante urbanistica. Ma dopo il sopralluogo i consiglieri non sembrano avere dubbi, e l’ok portebbe arrivare nelle prossime sedute.