Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marsala, dopo una lunga ed articolata attività di indagine, hanno arrestato due pregiudicati marsalesi, Di Pietra Fabio Salvatore, di 36 anni, e Titone Antonino, di 52 anni, in applicazione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Marsala - Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari per i reati di tentata rapina aggravata e detenzione e porto illegale di arma da fuoco, commessi in concorso.
Nel dettaglio, infatti, il 26 giugno scorso, i militari dell’Arma sono intervenuti per una tentata rapina in danno di un rappresentante di preziosi avvenuta nel garage di un condominio di lungomare Boeo: due malviventi, entrambi a volto coperto e di cui uno armato di pistola, avevano aspettato la vittima sotto casa in attesa del suo rientro al termine del consueto giro di lavoro e, mentre stava parcheggiando la propria autovettura nel box condominiale, si erano avvicinati al veicolo tentando, sotto la minaccia dell’arma, di farlo scendere e di farsi consegnare la borsa piena di monili del valore di svariate migliaia di euro, che aveva con sé. Il rappresentante, però, non si faceva intimorire dalle minacce e prontamente innestava la marcia, riuscendo a scappare con la propria autovettura, nonostante uno dei due rapinatori avesse esploso dei colpi di pistola per garantirsi la fuga.
Appena ricevuta la chiamata, pertanto, i Carabinieri sono immediatamente giunti sul posto ed hanno effettuato i rilievi tecnici del caso, rinvenendo i bossoli dei colpi esplosi e tracce utili per il prosieguo delle indagini, nonché ricostruito con esattezza la dinamica dell’evento delittuoso, grazie anche alla testimonianza del rappresentante. Partendo da tali presupposti, nel corso della successiva attività investigativa, i militari dell’Arma sono riusciti ad individuare delle telecamere di sorveglianza, da cui sono stati estrapolati dei preziosi fotogrammi che hanno confermato l’impianto fattuale ricostruito nonché hanno fornito delle precise indicazioni sulle fattezze dei malviventi, sugli indumenti indossati e sul mezzo utilizzato per la fuga. Tali risultanze hanno, quindi, consentito di restringere la cerchia dei possibili autori della tentata rapina tra i soggetti già noti per precedenti per medesimi reati ed, unite ad ulteriori testimonianze raccolte da soggetti presenti sulla scena dei fatti nei minuti immediatamente precedenti e successivi all’evento delittuoso, hanno permesso agli investigatori di trarre degli elementi inconfutabili per giungere in modo certo all’identificazione dei due rapinatori e di ottenere, grazie al quadro probatorio fornito, il provvedimento restrittivo emesso dall’A.G. lilybetana su richiesta della Procura della Repubblica, in virtù del quale ieri sono stati tratti in arresto.
Di Pietra Fabio Salvatore e Titone Antonino, espletate le formalità di rito, così come disposto nell’ordinanza di applicazione della misura cautelare in argomento, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Trapani, ove sono ristretti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Marsala.