Caro Direttore,
memore della mia giovinezza sportiva (lanciavo lungo il pallone da centrocampo, facevo pallavolo, ma ero anche un buon velocista e lanciavo il peso), ho trascorso la mia età adulta impegnandomi a lanciare idee (senza curarmi di brevettarne il copyright) che tornassero utili a questa terra che amo e a chi vuole viverci.
Nel mio primo libro "Una Provincia d.o.c.", pubblicato nel 1998, ho lanciato l'idea che si chiedesse all'Unesco di proteggere gli eroici vigneti di Pantelleria. L'ho rilanciata in una brochure promozionale del Consorzio (di cui ho scritto i testi) che editammo nel 2007. E la ho ancora dettagliata nel mio ultimo libro "Ragioni e sentimenti nella Sicilia del vino" uscito nel marzo del 2010. Pochi mesi dopo ricevetti una telefonata dai componenti lo staff UNESCO del Ministero Politiche Agricole, Beniamino Annis e Luigi Petrillo, che mi dissero di essere interessati all'idea, tanto da volerne diventare promotori, fino a bissare il successo appena ottenuto con la Dieta Mediterranea. Ci incontrammo a Pantelleria e gli amministratori del Consorzio (convinti patrocinatori dell'idea) ebbero cura di considerarli propri graditi ospiti e di suscitare un apposito incontro ufficiale con l'Amministrazione Comunale dell'epoca. Siamo poi stati ancora noi del Consorzio a sostanziare l'idea redigendone le motivazioni e riscontrando i quesiti del Ministero, dovendo anche chiedere noi a quel Sindaco di sostenere apertamente il progetto, nell'interesse (morale ed economico) di tutta la comunità dell'isola.
Nei documenti che qui allego, si rinviene anche la dimostrazione del fatto che, a chiusura dell'istruttoria, gli uffici ministeriali chiesero sempre al Consorzio una lettera di motivato supporto all'idea stessa: e noi, nel febbraio di quest'anno, scrupolosamente la inviammo.
Fra una settimana, a Parigi, la pratica colturale del vigneto ad alberello di Pantelleria otterrà il riconoscimento di bene immateriale meritevole di essere ricompreso nella World Heritage come Patrimonio Mondiale dell'intera umanità.
Ti prego di consentirmi - attraverso la Tua testata - di esprimere, anche a nome del Consorzio, il legittimo orgoglio e la autentica soddisfazione per il coronamento della mia e nostra idea.
Con tutta la passione del...passito.
DIEGO MAGGIO