Nove verbali per un totale di 26 mila euro e circa 1.500 chili di prodotto ittico sequestrato. E' questo il bilancio dei controlli di domenica scorsa del personale appartenente all’Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Marsala diretto dal Comandante Tenente di Vascello Raffaele Giardina. Controlli he si sono concentrati nel territorio con l’intento di verificare comportamenti che possano ledere, in ambito della pesca, la tutela degli stock ittici sottoposti a contingentazione da parte degli organismi comunitari e nazionali (pesce spada e tonno rosso).
In tale contesto l’Autorità Marittima di Marsala unitamente alle altre Forze di Polizia operanti nel territorio marsalese ha condotto l’attività di verifica nella mattinata di domenica presso l’ambito portuale intervenendo per contrastare la vendita abusiva di prodotti ittici che vengono commercializzati da soggetti non titolati perché pescatori diportisti privi di ogni legittimazione nonché adusi alla vendita di prodotto non sottoposto ai previsti controlli sanitari.
Proprio per garantire la tutela del consumatore alla salubrità del prodotto ittico acquistato, i controlli sono stati mirati per la ricerca degli abusivi ed hanno condotto all’elevazione di due verbali amministrativi per mancanza di documentazione e tracciabilità per un totale di € 2.332,00 ed al relativo sequestro amministrativo del prodotto ittico mal conservato in spregio della normativa sanitaria.
Inoltre, sempre domenica ma in nottata, l’attenzione dei militari si è concentrata sul controllo dei motopesca che scalano il porto di Marsala attraverso una mirata attività di appostamento, resa necessaria anche in considerazione della precarietà di illuminazione di cui soffre il porto, al fine di verificare la correttezza del prodotto ittico sbarcato appurandosi l’illegittimo sbarco di grandi quantità di specie ittiche protette (tonno rosso e pesce spada) per la cui cattura e commercializzazione vigono stringenti norme.
Dalle verifiche poste in essere e rese oltremodo difficoltose dal comportamento dei controllati che, non fermandosi all’intimazione dei militari hanno costretto gli stessi ad un inseguimento con l’autopattuglia per essere bloccati ormai lontani dal porto, sono discesi 9 verbali amministrativi per l’assenza di tracciabilità, rintracciabilità e pesca in periodi vietati nonché per assenza della documentazione per un totale di circa € 26.000,00.
Oltre ai nove verbali per violazioni in materia di pesca è stato effettuato, quale sanzione accessoria, il sequestro penale del prodotto ittico perché risultato sotto la taglia minima consentita per un totale di 1.500 chilogrammi (42 esemplari di tonno rosso e 19 esemplari di pesce spada). Inoltre, sono state redatte 3 notizie di reato rese necessarie dal comportamento penalmente rilevante tenuto dai soggetti che sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per le motivazioni predette.