Insultata dai suoi colleghi medici su Facebook perchè ha messo un’inserzione su Groupon, lei li denuncia per diffamazione. Così sei dottori finiscono a processo, tra questi anche un medico di Mazara del Vallo che verrà giudicato a Marsala.
La radiooga Giuseppina Cavaretta, aveva pubblicato sul sito di offerte Groupon un annuncio allettante. Due ecografie a 39 euro. Un nuovo sistema per attirare più pazienti, con pezzi stracciati per chi aveva bisogno di controlli medici. L’annuncio dell’offerta, lanciata dallo studio medico Verde Mela, ha poi scatenato un putiferio su Facebook. Con colleghi che hanno dato addosso alla giovane radiologa accusandola di aver violato le regole della concorrenza leale. E via con gli insulti: “Sei una m… ambulante”; “Sembra l’inserzione di un centro estetico, l’assessorato alla Salute dovrebbe pensare anche alla dignità dei medici”. Più altre frasi che la dottoressa ha ritenuto offensive. Per questo è scattata la denuncia per diffamazione nei confronti di sei medici che adesso sono stati rinviati a giudizio in vari tribunali italiani. Tra questi c’è Valerio Giacalone di Mazara del Vallo, che si dovrà difendere al tribunale di Marsala, assistito dall’avvocato Vincenzo Bonanno. Gli altri medici sono Rocco Mastrandrea, anestesista, Giuseppe Maniaci, assistiti dagli avvocati Peppno Spinnato e Loretta Palazzolo, e Pierpaolo Purpura, medico rafiologo del San Raffaele di Cefalù, a giudizio a Palermo. “Nessun linguaggio offensico, la sua è stata una valutazione tecnica”, dicono gli avvocati Antonino Agnello e Luca Giordano, che assistono Purpura. Al Tribunale di Termini è alla sbarra Angela Polizzi, radiologa con un centro a Misilmeri, assistita dal legale Sergio Sparti. A roma è in corso il processo per il medico Santino Cannella, difeso dall’avvocato Livia Sinatore.
Le presunte offese su Facebook risalirebbero al 2011, e sono state scopere per caso dalla dottoressa Cavarretta che una volta rintracciato gli autori delle critiche si è rivolta all’avvocato Francesco Cardullo per presentare la denuncia. Intanto è in corso un altro contenzioso. Quello tra l’Ordine dei Medici di Palermo e Groupon per la violazione delle norme deontologiche.