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12/12/2014 04:50:00

Solo il 65% dei comuni siciliani ha un piano di protezione civile

 “In questo momento solo il 65% dei comuni siciliani è dotato di un piano di protezione civile”. A dirlo è il capo della protezione civile siciliana Calogero Foti nel suo intervento conclusivo al convegno “Il ruolo dei sindaci e la gestione del rischio nel territorio”, organizzato dal dipartimento Protezione Civile della Regionale Sicilia, in collaborazione con Ance Sicilia e Anci Sicilia, a Caltanissetta.

“Ci stiamo impegnando su due fronti – ha aggiunto Foti - il primo per accrescere il numero dei comuni virtuosi, l’altro per far sì che i piani siano conosciuti dai cittadini. Bisogna, inoltre, definire meglio gli scenari di rischio del nostro territorio, tenendo conto che la Sicilia è scenario di quasi tutti i rischi, e per questo i piani devono essere chiari e conosciuti dal cittadino e da chi deve gestire l’emergenza, oltre che correlati al piano regolatore generale”.

All’evento hanno partecipato circa 110 Comuni rappresentati da assessori, componenti dei consigli comunali, responsabili comunali di protezione civile e, in prima persona, 40 sindaci siciliani.

All’incontro presente anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che ha dichiarato: “Stiamo facendo il più grande investimento della storia siciliana per la tutela del territorio. Un grande finanziamento di centinaia di milioni di euro del governo centrale e finanziamenti dell’UE che non solo ci consentiranno di aumentare la sicurezza dei cittadini ma anche la tutela del patrimonio regionale attraverso l’equilibrio complessivo del territorio”.

“Dietro gli incidenti – ha aggiunto Crocetta – ci sono l’abusivismo e le autorizzazioni incoscienti date, a volte, in deroga ai piani regolatori e alle norme di tutela del territorio. È normale che tutto ciò vada bloccato”. Il governatore ha sottolineato come sia “semplice prendersela con i comuni in ritardo che spesso non hanno le risorse necessarie per via dei tagli e delle minori entrate. Bisogna pensare a varare i piani senza cercare colpe, con spirito di collaborazione, in un sistema in cui la protezione civile regionale comunichi in modo serrato con le amministrazioni e con gli altri enti interessati, con l’approccio di una Regione che collabora e se necessario anche coinvolgendo la cospicua risorsa del volontariato”.

Crocetta ha quindi ricordato il ruolo dei sindaci come “responsabili di protezione civile” e la necessità di “snellire le procedure burocratiche attribuendo ad esempio le competenze ai liberi consorzi”.