Aspettano gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "G. Garibaldi" di Marsala. Sperano che sia la volta buona per avere una scuola nuova, che dopo quasi 40 anni si possa abbandonare il vecchio istituto di via Trapani. Che è tutto, tranne che una scuola. Aspettano di vedere come si risolverà la questione del nuovo tribunale di Marsala. Manca poca roba per terminare il nuovo Palazzo di Giustizia di via Del Fante. Poca roba, in confronto a tutto il lavoro che si è fatto in questi anni: il cablaggio elettrico e altre rifiniture.Lavori per circa 450 mila euro. Gli ultimi spiccioli di una struttura costata oltre 14 milioni di euro al Ministero della Giustizia e al Comune di Marsala.
Una struttura però che, come ha raccontato più volte Tp24.it, avrebbe alcune imperfezioni che limiterebbero la sua funzionalità.
Ma il tribunale è quasi pronto, e si sta lavorando per un trasferimento graduale e indolore. Indolore per gli avvocati, per i magistrati, per il personale, e per tutta la comunità. Perchè nelle scorse settimane il Tribunale di Marsala ha avuto riconosciuto un certificato di efficienza che lo piazza al terzo posto a livello nazionale per cause civili ultra triennali, che servono un po' a misurare la qualità di un Tribunale.
Gli avvocati sono pronti a passare dal vecchio edificio di piazza Borsellino al nuovo di via Del Fante, che è molto più grande. Dopo il sopralluogo di due settimane fa gli avvocati del foro di Marsala si sono detti soddisfatti dagli spazi del nuovo edificio, e che non hanno trovato elementi ostativi per il trasferimento. Dal tribunale il presidente Gioacchino Natoli ha fatto sapere che le criticità erano note dal 2009 ed erano state comunicate agli organi competenti. I problemi riguardano le aule di udienza con i pilastri in mezzo e il percorso di sicurezza per i detenuti. Si sta cercando di trovare una soluzione in queste riunioni delle commissione di manutenzione che si stanno tenendo in queste settimane anche alla presenza del commissario straordinario del Comune di Marsala. Il Comune in questo senso sta portando a termine i lavori e una volta conclusi la struttura verrà consegnata al Tribunale. Nel caso non si volesse poi utilizzarla o utilizzarne solo una parte dovrà essere motivata la decisione.
In tutto ciò ci sono gli studenti del Commerciale di via Trapani che aspettano. Perchè loro, una soluzione a una questione vecchia 40 anni l’hanno trovata: “appena entra in funzione il nuovo Palazzo di Giustizia noi ci trasferiamo in Piazza Borsellino, una struttura pensata come scuola”. Aspettano, e saltano dalle sedie appena sentono che c’è la possibilità che il Tribunale possa restare in parte in piazza Borsellino, anche se si trasferisce in via Del Fante.
In questi mesi gli studenti del Commerciale hanno portato avanti una battaglia per avere la nuova scuola, fatta di studio e tanto lavoro, con un dossier sui costi degli affitti per strutture adibite a scuole in provincia di Trapani. Una cifra sui 3,5 milioni di euro che la Provincia di Trapani paga ogni anno ai privati. Avevano ottenuto l’impegno di Antonio Ingroia, ex commissario della Provincia, per portare avanti questo lavoro di riduzione dei costi a cominciare dal trasferimento in una struttura pubblica, come è quella di piazza Borsellino. Nel giorno del passaggio di testimone tra Ingroia e il nuovo commissario Tozzo hanno ottenuto lo stesso impegno dal neo commissario. Garbatamente, in maniera moderata, senza fare scioperi, senza creare sconquasso. Ma sono molto decisi gli studenti del Commerciale, sanno che questa potrebbe essere l’ultima occasione per avere una struttura idonea. Per andare via da un edificio nato come albergo, da una palestra con il tetto in amianto che ancora non è stata bonificata. Sarebbe un’operazione, quella del trasferimento del tribunale, che farebbe risparmiare 500 mila euro alla comunità. Non si pagherebbero più i 300 mila euro l’anno per l’affitto di via Trapani in conto alla ex Provincia. E non si pagherebbero i 200 mila euro l’anno che Comune e Ministero pagano per affitare i locali per gli uffici del tribunale, come palazzo Halley (anche questo con alcune carenze strutturali).
“Non è solo una questione di costi - ci spiega Nino Rosolia, docente e coordinatore del progetto Legalità che ha portato gli studenti dell’Itc Garibaldi a mettere a punto il dossier sulle scuole - è soprattutto un'occasione in cui le istituzioni possono dare un momento di speranza ai ragazzi, che vedranno premiati loro sforzi, e non è poca cosa in un periodo di disillusione per i giovani se devono diventare cittadinanza attiva”.