Beni confiscati per un valore di oltre due miliardi e 46 milioni di euro, altri per un valore di oltre 18 milioni sottoposti a confisca, 21 persone arrestate e 123 appalti pubblici sottoposti a controlli. E' questo il bilancio dell'attività svolta dal Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo, unitamente alle dipendenti Sezioni di Agrigento e Trapani, nel 2014. "I risultati conseguiti - si legge in una nota- sono stati corroborati dalla costante sinergia con la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, e con le Autorità Giudiziarie di Agrigento e Trapani, oltre che con le rispettive Prefetture".
Tra i sequestri più importanti va ricordato quello che, due settimane fa, ha colpito la famiglia del boss latitante Matteo Messina Denaro. Sequestrati complessi aziendali, attivita' agricole e commerciali, terreni, fabbricati, autoveicoli e disponibilita' finanziarie per un valore di oltre 20 milioni di euro. Il maxi sequestro ha interessato diversi soggetti, tutti arrestati nel dicembre 2013 in quanto coinvolti, a vario titolo, nel supporto alla latitanza di Messina Denaro e nel controllo degli interessi economici a lui riconducibili.