Nel Pubblico impiego un’assenza per malattia su quattro dura solo un giorno con il boom a Palermo dove il dato sale a quasi una su due. Lo sostiene, in una sua ricerca la Cgia di Mestre (Associazione artigiani piccole imprese) dopo i casi di malattia dei vigili a Roma a Capodanno e in altre città per altri servizi. Nel 2013 il numero di giorni medi di malattia dei lavoratori dipendenti del settore privato (18,3) è stato superiore a quello dei dipendenti pubblici (17,1).
Il pericolo che le assenze brevi nascondano forme più o meno velate di assenteismo è, almeno in alcune aree del Paese, quanto mai concreto, soprattutto nei casi in cui la malattia dura solo un giorno. Secondo i dati elaborati dall’ufficio studi della Cgia riferiti al 2013, un’assenza per malattia su 4 (25,9%) registrata dai dipendenti pubblici ha la durata di una giornata. Il dato è addirittura in crescita: +5,9% rispetto al 2012. La quota scende di oltre la metà (11,9%) nel settore privato e rispetto all’anno precedente è diminuita dell’1%. Per quanto concerne le assenze per malattia di durata compresa tra i 2 e i 3 giorni, invece, l’incidenza sul totale degli eventi sale al 36,1% nel pubblico e al 31,2% nel privato.
A livello provinciale spicca la situazione della provincia di Palermo: tra i dipendenti pubblici il 42,6% del totale delle assenze dura un giorno, mentre nel settore privato l’incidenza scende al 27,8%. In questa particolare graduatoria, Palermo detiene il primato sia nel pubblico sia in quello privato. Nel comparto pubblico, dopo lo score della provincia di Palermo, la Cgia segnala Agrigento (38,4%), di Catania (35,6%) e di Trapani (34%). Chiudono la classifica Udine (14,2%), Belluno (12,8%) eBolzano (10,5%). Complessivamente, la provincia che presenta la durata media di malattia più elevata nel pubblico impiego è Vibo Valentia, con 23,2 giorni di assenza all’anno. Nel settore privato, invece, dopo la “leadership” del capoluogo regionale siciliano, vanno segnalati i risultati di Catania (21,1%), di Roma (18,8%) e di Siracusa (18,5%). I territori più virtuosi sono Vicenza e Udine (entrambe con il 5,5%), Ascoli Piceno (5,1%) e Vibo Valentia (2,6%).