Per la seconda volta consecutiva il consiglio comunale di Erice dice no alle unioni civili. Il regolamento per registro - partito da un'iniziativa della consigliera Valeria Ciaravino - è stato bocciato con 7 voti contrari. Soltanto 5 favorevoli e 3 astenuti. «Ho ascoltato sgomenta consiglieri che hanno affermato che il riconoscimento delle unioni gay è il riconoscimento di un terzo genere, oltre a quello maschile e femminile, che, secondo una teoria non meglio definita l'omosessualità è da considerarsi una malattia». Ma anche che «agli omosessuali vengono già riconosciuti diritti civili, quali il diritto a svolgere il servizio militare e che l'istituzione di un registro delle unioni civili significa decretare il disfacimento dell'istituzione famiglia. Giustificazioni poco confacenti alla nostra proposta. Mentre all'Ars è al vaglio un disegno di legge sulle unioni civili». Il sì all'atto è arrivato da Ciaravino, Agliastro, Sugamele, Cusenza e Genco. Contrari Mazzeo, Vassallo, Nacci ed Alastra e dai consiglieri Maltese, Ingrasciotta e Montalto. Hanno deciso di astenersi Caico, Santino Alastra e Martines.