Un bando tagliato e cucito su misura, come gli abiti da sartoria. E’ quello che il Comune di Mazara del Vallo ha indetto per “trovare” un addetto stampa. Ma a giudicare dai requisiti richiesti sembra mancare solo il nome del vincitore nel bando. Il caso lo avevamo sollevato un mesetto fa. Adesso il Movimento 5 Stelle di Mazara nel chiede la revoca.
Di bandi del genere, che scritti su misura per chi li deve vincere ce ne sono a valanga negli enti pubblici: dai Comuni, alle Asl, alle scuole. E per qualsiasi mansione. A Mazara del Vallo hanno indetto questo bando per un posto da giornalista nell’ufficio stampa.
Manca solamente il nome del vincitore. Il Sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi, non bada a spese (del Comune) quando si tratta dell'ufficio stampa. Il Comune da lui amministrato, infatti, è uno dei pochi ad avere sia un addetto stampa (Ettore Bruno) che un portavoce (Pasqualino Mattaroccia). Ora, con il bando, si cerca tra giornalisti che abbiano lavorato almeno tre anni per il Comune di Mazara del Vallo. Non proprio una cosa legale. Dato che chiede che bisogna essere gionalisti, ma aver lavorato a tempo determinato con il Comune nei tre anni precedenti sembra un concorso riservato al personale interno. Ma questi, per consolidata giurisprudenza costituzionale sono illegittimi, salvo che nel limite ragionevole del 50%. Addirittura la Legge Brunetta ha codificato questa regola, che presuppone almeno due posti. Se il posto è uno, va per forza all'esterno. Ecco perchè il bando è illegale.
Ma il requisito è in sè illegittimo perché ha l'evidente effetto di identificare artatamente una cerchia ristrettissima o una persona, escludendo illegittimamente tutti gli altri già in fase di bando.
Delle incongruenze se n’è accorto anche Nicolò La Grutta, che a Mazara è consigliere comunale del Movimento 5 Stelle.
La Grutta chiede di “revocare il bando per l’assunzione di n.1 posto di “Addetto Stampa” del Comune di Mazara del Vallo, stabilito con la determina n. 305, determina che comporta un’ evidente identificazione di una o una cerchia ristrettissima di persone, escludendo illegittimamente le altre dalla partecipazione al bando in oggetto, oltre al fine di evitare di incorrere in possibili responsabilità per danni erariali”. Per la Grutta la soluzione alternativa sarebbe “procedere a bandire un concorso aperto a tutti i professionisti aventi i requisiti per svolgere la mansione di “addetto stampa”, ciò al fine di eliminare il requisito identificativo che prevede la partecipazione esclusivamente di chi alla data di pubblicazione della legge di conversione del D.L. n. 101/2013, abbia maturato, negli ultimi 5 anni, almeno 3 anni di servizio con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato alle dipendenze del Comune di Mazara del Vallo, cosa questa che presenta aspetti di particolare delicatezza poiché investe le tematiche connesse al rapporto tra l'autonomia regolamentare, propria e costituzionalmente garantita agli enti locali, e le garanzie costituzionali tese a garantire l'eguaglianza formale e sostanziale dei cittadini (art. 3), la facoltà degli stessi di accedere agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza (art. 51) e il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione, direttamente conseguenti all'organizzazione degli uffici e all'accesso per concorso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni (art. 97)”.
In questi giorni non c’è pace per il sindaco Cristaldi. Il servizio de La Gabbia, su La 7, ha puntato i riflettori su di lui e sulle sue due pensioni. Due vitalizi, quello da deputato regionale e quello da deputato nazionale, e uno stipendio che lo fanno arrivare a 16 mila euro lordi al mese. “Sono soldi miei”, si è difeso il sindaco di Mazara davanti alle telecamere. Poi ci ha pensato La Zanzara su Radio24 a farlo sbraitare.