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05/03/2015 06:30:00

Marsala. Pioggia e danni: "Class action contro il Comune". Che chiede lo stato di calamità

12.00 - “L'ultima decade di gennaio e l'intero mese di febbraio sono stati caratterizzati da intense e incessanti piogge che hanno provocato ingenti danni all'intero territorio comunale”. È quanto scrive il Commissario straordinario Giovanni Bologna in una nota - indirizzata al Dipartimento della Protezione civile di Trapani e alla Regione Siciliana – in cui chiede il riconoscimento dello “stato di calamità naturale” per la situazione di emergenza venutasi a creare a Marsala. I danni, sulla scorta della relazione predisposta dal dirigente Francesco Patti, ammontano a circa 4 milioni di euro. Il calcolo quantifica gli interventi di ripristino del manto bituminoso di diverse sedi stradali, nonché i lavori per le reti fognarie di smaltimento delle acque bianche (1,5 milioni); i danni arrecati ad attività commerciali, produttive e residenziali (1,5 milioni); nonché quelli all'agricoltura (1 milione di euro). Tutto ciò è stato rappresentato nella nota commissariale, oltre che essere contenuto nell'atto deliberativo propedeutico al riconoscimento dello stato di calamità. “Un vero e proprio disastro idrogeologico e ambientale quello verificatosi in città il mese scorso, afferma il dr. Bologna. In atto, stiamo procedendo ad una ricognizione analitica dei danni, auspicando nel finanziamento dei lavori che sono si somma urgenza”. In effetti, le conseguenze del maltempo, anche queste riportate negli atti, sono numerose: strade dissestate, straripamento del fiume Sossio e allargamento dell'alveo del fiume Birgi; impaludamento dei terreni, non più in grado di assorbire lo sversamento delle acque; allagamento di scantinati, sia di attività commerciali che di abitazioni, ecc. Per certificare la grave situazione di emergenza che attraversa l'intero territorio marsalese, è stato chiesto alla Protezione civile di effettuare un sopralluogo che consenta altresì di valutare le iniziative più opportune, tali da scongiurare ulteriori situazioni di pericolo per la pubblica incolumità.

 

7.00 - Una pioggia a tratti intensa, a tratti più debole. Ma sempre costantante, accompagnata da forti raffiche di vento. Non ha lasciato in pace per giorni la provincia di Trapani. Danni in tutto il territorio, con smottamenti, strade allagate, fiumi in piena e campi inondati. Nella zona di Birgi gli argini hanno retto e nei pressi del Sossio i corsi d’acqua si sono ingrossati e in certi punti hanno inondato le campagne. Circolazione stradale in tilt, che ha aperto ancora più crepe nelle già disastrate strade marsalesi.
A Marsala per giorni diverse abitazioni sono rimaste allagate, scantinati pieni d’acqua, con decine di interventi dei vigili del fuoco. Un’ondata di maltempo eccezionale che ha messo allo scoperto tutta una serie di debolezze di un territorio poco curato, e dai cittadini e dalle istituzioni.”Il Comune di Marsala dovrebbe avere cura del territorio provvedendo alla manutenzione dei canali di scolo dalle zone collinari alla pianura”, denuncia Michele Santoro, che come altri marsalesi ha subito danni per allagamenti alla casa. Allora l’idea è quella di fare una class action di cittadini che hanno subito danni per l’imperizia del Comune nella manutenzione del territorio e chiedere un risarcimento. “Ogni abitazione - spiega Santoro - paga al Comune un ingente importo per opere primarie e secondarie, lo stabilisce l’articolo 13 della legge 380/2001. L’Amministrazione comunale ha l’obbligo di effettuare entro il triennio successivo queste opere per la sicurezza di tutti. A Marsala non sono state fatte opere primarie. Per questo chiederemo un risarcimento al Comune”. E’ anche vero che i privati ci hanno messo del loro nel alterare il territorio, nel renderlo poco sicuro. “Sì, ma il Comune, ad esempio, non ha contestato mai che i privati hanno modificato gli scoli naturali delle alture marsalesi. Poi un esempio su tutti è la galleria dello scorrimento veloce, è un continuo scorrere di acqua, e se ne sono accorti solo quando è intervenuta la magistratura”. Allora che fare? “Per prima cosa mandare una lettera di preannuncio di richiesta di risarcimento danni al Comune. Poi chi ha subito danni dal maltempo può partecipare a questa azione collettiva, a questa class action, e scrivere a redazione@tp24.it”.
A proposito di territorio malato, lo scorso anno, in piena emergenza voragini, il sindaco Giulia Adamo aveva chiesto lo stato di emergenza alla Regione. Che n’è stata di questa richiesta?