L'eccezionale periodo di pioggia (oltre un mese) registrato a Marsala ha provocato numerosi danni, con allagamenti ancora presenti in vaste aree del territorio comunale. È pur vero, però, che gli effetti piovosi sono stati in taluni casi aggravati da situazioni riconducibili alla indiscriminata azione dell'uomo. È noto, infatti, come la realizzazione di costruzioni, muri di cinta, spiazzali pavimentati, ecc. - con conseguente interramento dei canali di scolo - costituiscano in genere uno sbarramento al deflusso delle acque piovane. Se poi queste sono intense (come in febbraio) il danno è fatto. La nuova Ordinanza del Commissario straordinario Giovanni Bologna, si riferisce proprio a tali specifici casi. Il provvedimento, pertanto, impone ai proprietari di rispettare precise disposizioni contenute nel Regio Decreto del 1904 (articoli tuttora vigenti e che l'ordinanza riporta), assicurando la manutenzione dei canali di scolo, ripristinandoli se intasati o abbandonati. I tecnici comunali, a seguito sopralluoghi effettuati, hanno infatti verificato che le c.d. “sachie”, se addirittura non più esistenti, sono ostruite da erbacce; che le strade d'argine sono danneggiate da lavorazioni colturali improprie; che pozzetti di passi carrabili e ponticelli contengono rifiuti. Ebbene, questa cattiva gestione dei terreni privati non è tollerabile e scatteranno i controlli. Trascuratezze e inadempienze saranno punite con sanzioni amministrative (fino a 500 euro), permanendo comunque l'obbligo dei privati di eseguire le necessarie opere di manutenzione. L'Ordinanza commissariale è stata trasmessa anche alla Prefettura di Trapani e al Comando dei Carabinieri di Marsala.