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30/03/2015 22:04:00

Birgi, il Sindaco di Trapani si chiama fuori dall'accordo per l'aeroporto. Pd all'attacco

 Il Sindaco di Trapani, Vito Damiano, ha comunicato, nel corso dell'ultima conferenza dei Sindaci del 24 Marzo per trattare il caso dell'aeroporto di Trapani - Birgi e i finanziamenti da dare a Ryanair, che lui si tira fuori dall'accordo.In sede di ratifica dell'accordo di co-marketing per l'anno 2015, nell'ultima seduta dei sindaci, tenuta il 24 marzo alla Camera di Commercio, Damiano si è rifiutato di aderire a nome della città di Trapani, giustificando tale gesto attraverso l'ottemperanza rispetto a quanto deliberato in Consiglio comunale. Sulla vicenda interviene il Pd di Trapani:

Il futuro dell’aeroporto è messo in pericolo dal Sindaco di Trapani.
Mentre il PD, attraverso la sua deputazione, riesce, con non poca fatica, a conquistare risorse indispensabili per lo sviluppo del nostro territorio, il Sindaco di Trapani si tira incoscientemente fuori dall’accordo di co-marketing, che, vale la pena ricordare, rappresenta l’atto da cui muove attualmente l’intero comparto turistico locale, e non solo.
In sede di ratifica dell’accordo di co-marketing per l’anno 2015, nell’ultima seduta dei sindaci tenuta il 24 marzo alla Camera di Commercio, Vito Damiano si è rifiutato di aderire a nome della Città di Trapani, giustificando tale gesto attraverso l’ottemperanza rispetto a quanto deliberato in Consiglio Comunale.
Non è ammissibile accettare che il Primo cittadino giustifichi il suo operato scaricando la responsabilità sul Consiglio Comunale, che in vero ha dimostrato -e all'occorrenza dimostrerà- una evidente sensibilità all'argomento.
Piuttosto, con tale posizione si palesa ulteriormente l’inidoneità delle scelte di un amministratore, ormai permanentemente in contrasto con la volontà popolare, che considerato anche l’atteggiamento poco collaborativo tenuto in sede di sottoscrizione dell’accordo nello scorso anno, appare chiaro non rappresentare l’interesse dei trapanesi.
Infatti, vengono poste nuove e unilaterali condizioni, non condivise da alcuno dei restanti 23 comuni presenti, che qualora non avallate, comporterebbero il recesso unilaterale del Comune di Trapani con minaccia di richiesta di ripetizione delle somme versate nel 2014.
Va da se che se così fosse l’accordo di co-marketing non potrà trovare prosecuzione, destinandosi allo scioglimento, potendo cosi gettare Trapani, e parte della Sicilia Occidentale, in una condizione di danno irreparabile.
Questo atteggiamento, politicamente scriteriato e temerario, mette a serio rischio non solo le aspettative di una intera comunità -tradendo le speranze e gli investimenti venuti da un settore privato sempre più vessato dalla crisi-, ma soprattutto rischia di vanificare quanto di buono è stato fin ora fatto da livelli diversi della politica, permettendo inesorabilmente la perdita di fiducia dei vettori, primo su tutti Ryanair- già messa irresponsabilmente a dura prova dallo stesso Damiano nel 2014- che potrebbe scegliere di non puntare più su Birgi a causa dell’inaffidabilità di governanti come il primo cittadino trapanese.
Il Partito Democratico di Trapani non lascerà nulla di intentato per scongiurare un cosi grave danno a carico della comunità, riunendo nell'immediato la segreteria cittadina, i suoi organismi e rassegnando ampio mandato ai consiglieri di portare tempestivamente la discussione al Consiglio Comunale impedendo così ulteriori strumentalizzazioni dello stesso.
L’aeroporto rappresenta un’universale risorsa che deve essere tutelata ad ogni livello e senza bandiere, ben potendo quanto accaduto risultare la goccia che farà traboccare il vaso della sfiducia.

Francesco Brillante
Segretario PD di Trapani