La Sigel perde ancora in casa e ancora una volta 0-3 (18/25 24/26 18/25), stavolta a portare via i tre punti sono state le ragazze del Montella, quantomeno si sono regalate una bella serata a dispetto del lungo viaggio iniziato venerdi pomeriggio.
Le ragazze lilibetane invece hanno proprio smarrito la strada della vittoria.
L’andamento della gara ha visto un inizio equilibrato, ma appena Montella ha iniziato a forzare il ritmo con gli attacchi di Kostadinova e Boccia ha mandato in tilt il muro e la difesa della Sigel, incapace da parte sua di riprendere le redini della gara in mano.
Nel secondo set invece la squadra di coach Campisi ha un ottimo inizio e sembra essere rientrata in partita, ma le irpine non ci stanno a fare da spettatrici e pian piano rientrano in gara mettendo spesso in difficoltà la ricezione marsalese che non riusciva ad arginare la rimonta. Nel finale del secondo set un sussulto di orgoglio porta la Sigel a impattare sul 24-24, ma ancora una volta la maggiore lucidità di Montella ha la meglio.
Nel terzo parziale Marsala prova a restare in partita e si gioca punto a punto ma il gioco delle marsalesi non è mai fluido, abbastanza fallose, non riescono a tenere testa alle più lucide avversarie che chiudono, allungando nel finale del set, la partita incamerando tre punti importanti dopo la sconfitta interna con Arzano.
Per la Sigel continua il periodo nero, caratterizzato da infortuni e da acciacchi vari, mai come questa volta arriva provvidenziale la sosta pasquale che consente a coach Campisi di recuperare nel fisico e nel morale le proprie ragazze.
Alla ripresa, 11 aprile, si andrà in terra pugliese a far visita alla “gemellata” S. Vito dei Normanni, i ricordi di una serie A non molto lontana nel tempo li unisce, ma nello sport non si vive di ricordi, quello che conta è il presente, e l’attuale presente per Marsala non è per niente “fulgido”, una sola vittoria nel girone di ritorno (3-0 contro Arzano) contro le 8 vittorie conquistate nel girone d’andata, compresa anche la bella impresa in terra irpina quando a Montella fu inflitto un sonoro 3-1.
Ancora cinque partite da giocare come se fossero cinque finali per non portare al disastro una stagione che sembrava incanalata nel migliore dei modi.