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01/04/2015 06:30:00

Marsala e il turismo. La lettera di un visitatore, le scuse, la campagna elettorale

 “Marsala a vocazione turistica”. “Il turismo è il volano della nostra economia”. “Dobbiamo fare in modo che il turista non sia qui solo di passaggio”. Pronti, via. Partita la campagna elettorale possiamo cominciare a contare quante volte sentiremo dai candidati pronunciare frasi di questo genere. Non ce ne sarà uno, uno, che rinuncerà alla roboante visione sul turismo nel nostro territorio, a dare idea di saperne qualcosa di turismo. Non sapranno resistere. Prima però occorre sapere quello che dice del territorio chi lo visita. Qualche giorno fa ci ha scritto Giancarlo, un turista proveniente da Ravenna, che ha deciso di passare qualche giorno in provincia di Trapani. Ha raccontato le sue disavventure avute a Selinunte, dove è arrivato alle 12, dopo un lungo viaggio per poter visitare subito il parco archeologico più esteso d’Europa. Ma lì è stato costretto a tornare indieto: “il parco chiude alle 13”. Allora tappa a Marsala, per le giornate del Fai, per visitare le Saline e la laguna dello Stagnone. Anche qui non è andato tutto per il verso giusto. “Arrivati alle 15 alle famose saline per effettuare una visita ai mulini cercando di imbarcarci per visitare la famosa isola, in compagnia di circa 15 persone adulte ( alcuni stranieri !), davanti ad una biglietteria chiusa ci siamo sentiti dire che "avevano deciso di chiudere prima quel giorno"”. Con loro sono rimasti a terra altri 120 studenti.
“Non posso tollerare che in questo periodo di congiuntura economica si faccia del cieco isolamento turistico attraverso operatori poco preparati o inadeguati - commenta Giancarlo. Non so a chi possano o debbano ricadere tali colpe, non è compito mio, ma certamente compito mio è evidenziare il doppio passo che altre strutture turistiche sanno mettere in gioco in simili occasioni”.
Il caso ha suscitato un gran dibattito sul turismo, l’incapacità del pubblico e del privato ad accogliere i turisti, a fornire dei servizi. Ombretta Nizza, operatrice turistica (nota anche per alcune vicende giudiziarie-politiche), ha conosciuto il signor Giancarlo:”Mi auguro di rincontrarlo in un altra occasione migliore. Ai miei colleghi mi sento di dire se non hanno voglia di lavorare perché non ci riescono o non hanno bisogno, che cambino mestiere!.Sarebbe doveroso e opportuno chiedere pubblicamente scusa ai turisti, che in quella giornata soleggiata e senza vento non hanno potuto visitare le saline e l'isola di Mothia”. Presto ci saranno le elezioni e la signora Nizza chiede agli candidati consiglieri e sindaci “di riflettere coscensiosamente sulle disavventure dei mal capitati turisti. E chiedo loro di portare dei programmi validi e significativi. Che ci sia il Turismo sempre discusso ma mai messo in primis e mai fatto nulla, eppure dovrebbe essere l'unica fonte economica occupazionale”.
Un altro imprenditore, Alessandro Verga, che si occupa di noleggio bici ed escursioni cicloturistiche a Marsala ha provato “provato molta rabbia per chi come me giorno dopo giorno tra mille difficoltà cerca di far crescere una piccola realtà in un settore sempre più spesso circondato da avvoltoi e improvvisazioni giornaliere.Invito il signor D’Angelo nuovamente sulla nostra isola, cosa che ha detto che farà. Vorrei soprattutto poterlo omaggiare con una delle mie escursioni in bici alle Saline di Marsala. Nonostante non sia parte in causa, credo sia il modo migliore per sdebitarsi con un ospite alla quale è stato negato il ricordo di una giornata piacevole e spensierata”. La questione ovviamente pone il tema della cattiva pubblicità che verrebbe fatta alla città. Tra i commenti c’è anche chi se la prende con il turista perchè poco “accorto”. “Se fosse stato interessato a vedere l' immenso valore artistico culturale della città di Selinunte, per precauzione avrebbe potuto recarsi un po’ prima di mezzogiorno. Anche per le Saline l’arrivare prima della chiusura non è l' ideale da porre a fondamento di una tale lamentela” risponde chi si firma “Marsalese doc”. Un altro lettore punta il dito contro gli operatori turistici: “Parlate di turismo a Marsala ma non siete stati mai in grado di gestirlo, perche anche voi non lo conoscete. Conosco molta gente il cui occhio non va oltre il confine della cittadina, e lo stagnone è solo un paradiso di kiters-turisti e per i marsalesi forse e' solo una pozza. Quindi finiamola di prenderci in giro, bisogna crederci sul turismo del territorio proprio”. Per un’altra lettrice “chiunque si occupi, a livello istituzionale, di turismo in questo territorio, sia esso deputato, consigliere, assessore, regionale, comunale, debba leggersi bene bene questa lettera, mandarla a memoria, e poi stamparla, incorniciarla per appendersela davanti la scrivania e ripassarsela ogni giorno fino a quando le cose non saranno cambiate”. Fino alle prossime frasi fatte sul turismo volano del territorio, sulla vocazione turistica di Marsala, e le potenzialità della città. Tutto sentito, risentito, ripassato.