Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
01/04/2015 14:30:00

Sicilia, rifiuti e veleni. L'ex assessore Marino a giudizio per diffamazione

 La Procura di Palermo ha disposto la citazione a giudizio, davanti al giudice di pace, per diffamazione, dell’ex assessore regionale all’Energia ed ex pm di Catania e Caltanissetta Nicolò Marino. Le parti offese sono Giuseppe Catanzaro, socio dell’omonima impresa e vice presidente di Confindustria Sicilia, e suo fratello Lorenzo. Al centro dell’inchiesta, avviata dopo la querela di parte dei fratelli Catanzaro, una riunione che si è svolta “il 19 novembre del 2013 negli uffici dell’assessorato regionale all’Energia” durante la quale, “alla presenza di più persone”, Marino avrebbe affermato: “Negli ultimi dodici mesi si sta cercando di mettere ordine in un settore fortemente condizionato da errate scelte e procedure del passato, come nel caso dei termovalorizzatori che ha visto come protagonisti uomini di Confindustria, come Catanzaro, che ha fatto anche da prestanome di Provenzano“. La prima udienza si terrà il 29 maggio prossimo, davanti il Giudice di pace Cutaia.

Catanzaro aveva preannunciato la querela a Marino, allora assessore all’Energia e Rifiuti di Crocetta, più di un anno fa, per le sue affermazioni contro il numero due di Confindustria, che si era sentito diffamato dalle sue dichiarazioni. Il magistrato tirò fuori episodi risalenti al 1995, quando l’azienda di Catanzaro si aggiudicò il servizio per la gestione della discarica di Siculiana.