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18/04/2015 00:33:00

A Marsala un candidato Sindaco che vuole dar seguito al "lavoro" di Adamo

 

di Leonardo Agate  -  C'è un candidato sindaco, a Marsala, che si richiama all'attività dell'ex sindaco Giulia Adamo, e ne vorrebbe essere il prosecutore.

L'attività dell'ex sindaco Adamo ce la ricordiamo. Nessuna realizzazione di rilievo, ma solo litigiosa amministrazione che é durata più di due anni, fin quando non si é dimesso in seguito ad un procedimento giudiziario. Si pensava che, visti gli scarsi risultati, si fosse allontanata dalla vita politica. Invece,  un nuovo gruppo politico già alcuni mesi fa si  é richiamato a lei, che ne é apparsa la promotrice.

Nei due anni di sua amministrazione, la città non ha fatto alcun passo avanti, ma stando ferma é stata superata da comuni della provincia meglio amministrati.

L'amministrazione di Renzo Carini aveva lasciato in cantiere diversi progetti sul punto di essere realizzati, ma il sopravvenire del sindaco Adamo é stato deleterio. Il nuovo sindaco ha boicottato sistematicamente le iniziative che Carini era sul punto di portare in porto.

Mancava qualche firma per la definizione della concessione dell'area portuale alla società dell'ing. Ombra, per la costruzione di un bacino di attracco di imbarcazioni da diporto con annesso centro di servizi. Giulia Adamo ha messo tanti bastoni tra le ruote della prosecuzione di quella concessione, fino a quando l'amministratore della società non ha chiamato il Comune in giudizio per ottenere un risarcimento milionario. L'ex sindaco Adamo portava avanti, intanto, il progetto della messa in sicurezza del porto pubblico. A sentirla durante la campagna elettorale, che la portò al Quartiere, sarebbe bastato mandare il progetto alla Regione per avere i soldi. Sennonché il progetto era carente di visti preliminari, e localizzava la Poseidonia sul fondo del mare dove non c'era, omettendo di individuarla dove effettivamente era. Per questo motivo, ed anche per una  sostituzione di carte progettuali, la procura della Repubblica di Marsala sequestrò tutte le cartelle. "Per un poco di erbetta..." fu pressappoco la dichiarazione dell'allora sindaco.

Per completezza d'informazione, c'é da dire che i cinquanta milioni del progetto della messa in sicurezza del porto  non erano stanziati dalla Regione.

Un'altra pratica in corso, lasciata da Carini vicina al traguardo per scadenza della sua amministrazione, riguardava l'utilizzazione dell'aria adiacente alla Stazione ferroviaria, non più utilizzata da tempo dalle Ferrovie. Queste, con il cambio della destinazione urbanistica, vi avrebbero impiantato residenze e attività commerciali. Parte dell'area sarebbe stata concessa al Comune per parcheggio pubblico. Le Ferrovie avrebbero contribuito alla realizzazione del sottopassaggio automobilistico, sotto la linea ferrata, tra Piazza Caprera e via Mario Gandolfo, in modo da rendere superflua l'attesa davanti al passaggio a livello tra via Roma e corso Calatafimi. Il sindaco Carini aveva sottoscritto con le Ferrovie i due preliminari protocolli d'intesa. Cessato lui, il suo successore al Comune avrebbe dovuto definire la pratica, ma non ne fece nulla. Anche questa pratica, con il sopraggiungere al Quartiere del sindaco Adamo, andarono a farsi benedire. I bene informati sostengono che il sindaco Adamo non voleva mandare avanti nessuna cosa, che potesse essere riferita al precedente sindaco, e di cui potesse essergliene attribuito il merito.

Altri esempi si possono fare del modo di procedere del sindaco Adamo. Riguardano i capannoni Nervi a Sappusi e le aree militari dismesse su via Dante Alighieri. La procedura avviata consisteva nell'acquisizione gratuita dei capannoni e, per quanto riguarda le aree militari lungo la via Dante Alighieri, nel cambio di destinazione d'uso, per consentire al Ministero di costruire edilizia residenziale e commerciale. Il Ministero avrebbe anche realizzato un parco ipogeo nelle grotte e nelle gallerie. La procedura era nella fase conclusiva, essendo già firmati i due preliminari protocolli d'intesa tra Il Comune e il Ministero. Il nuovo sindaco non vi si dedicò.

Importanti beni patrimoniali del Comune (Vialla Genna, Villa Damiani, Palazzo Grignani) sono stati lasciati dal nuovo sindaco in uno stato peggiore di quello in cui li ha trovati.

Una sola cosa si può dire che abbia realizzato: il Giardino di plastica e piante esotiche di Porta Nuova. Ma é un giardino precario, che non può giustificare un'amministrazione inconcludente, durata più di due anni .

leonardoagate1@gmail.com